Giallo Marcheno, dissequestrate le scorie della fonderia: nessuna traccia di Mario Bozzoli

Continuano le indagini riguardanti la misteriosa scomparsa dell’imprenditore di Marcheno, Mario Bozzoli. Sono state dissequestrate le scorie dei forni della Bozzoli e, stando all’analisi dell’anatomopatologa, al loro interno non vi è alcuna traccia dell’uomo scomparso nel 2015. 

Le indagini sulla scomparsa di Mario Bozzoli continuano senza sosta. Dall’8 ottobre del 2015 non si hanno notizie dell’imprenditore di Marcheno, in provincia di Brescia, visto per l’ultima volta in vita nella sua fonderia. Per chi indaga l’uomo è stato ucciso. Per tali ragioni, oltre due anni fa, erano stati sequestrati più di trecento sacchi di scorie dei forni della società Bozzoli. Il materiale, come riporta il Giornale di Brescia, è stato ora dissequestrato in quanto, dopo più di due anni di analisi, l’anatomopatologa Cristina Cattaneo non ha trovato alcuna traccia dell’imprenditore.

La dottoressa Cattaneo ha depositato, nero su bianco, le sue conclusioni sull’analisi degli scarti della fonderia Bozzoli, dichiarando di essere convinta che Mario Bozzoli non è finito in uno dei forni della fonderia, di cui era comproprietario insieme al fratello Adelio, in quanto, se ciò fosse avvenuto, si sarebbe dovuta trovare qualche traccia dell’imprenditore. Resta quindi il giallo sulla scomparsa di Mario Bozzoli. Al momento continuano ad essere indagati a piede libero i due nipoti, Alex e Giacomo Bozzoli, e i due ex operai, Oscar Maggi e Aboagye Akwasi, tutti accusati di omicidio volontario e distruzione dei cadavere

Non resta quindi che attendere i riscontri della Guardia di Finanza sui recenti sequestri avvenuti all’interno della nuova azienda dei Bozzoli, gestita proprio dai nipoti di Mario e dal fratello Adelio. La “vecchia” Bozzoli di Marcheno in questi anni ha cambiato proprietà e, come riporta il Giornale di Brescia, ora è della Rvd di Lumezzane. Cresce l’ansia per le prossime mosse del Procuratore generale Pier Luigi Maria Dell’Osso; per il momento non ha ancora firmato il provvedimento di chiusura delle indagini, che presumibilmente potrebbero terminare con la fine dell’estate.

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