Sgomberato il Camping River, in rivolta diverse famiglie rom: i cittadini non si fidano delle “nuove misure”

Clima teso a Roma per lo sgombero del campo Rom Camping River: duecento uomini della Municipale, assieme alla Polizia e ai Carabinieri, arrivati con camionette e blindati, hanno portato a termine l’evacuazione dello spazio di via della Tenuta Piccirilli. La Corte europea, che martedì aveva sospeso lo sfratto, ha dato l’avallo all’operazione. 

Sono giorni che a Roma l’aria è tesa per via dello sgombero del più grande insediamento abusivo della Capitale. La linea dura e forte della sindaca Virginia Raggi e del ministro degli Interni Matteo Salvini si è concretizzata del tutto. Già nella giornata di ieri, giovedì 26 luglio, il leader della Lega aveva scritto sul suo Twitter: “È in corso lo sgombero del campo Rom Camping River di Roma. Legalità, ordine e rispetto prima di tutto“. Lo sgombero sta continuando anche in queste ore. Oggi infatti, come riporta Lorenzo De Cicco per Il Messaggero, si provvederà a smantellare i container di cartonato e metallo. 

La Corte europea, che martedì scorso era intervenuta sospendendo lo sfratto su ricorso di tre occupanti, proprio ieri ha avvallato l’operazione. Ciò è stato così motivato: “La decisione è frutto delle informazioni ricevute dal governo e dal legale dei tre ricorrenti circa l’offerta di alloggio presso le strutture della Croce Rossa, offerta che è stata accettata“. Il caso però, come la stessa Corte ha precisato all’Ansa, resta ancora aperto in quanto i tre possono comunque proseguire l’azione legale da loro intrapresa per chiedere di condannare l’Italia. Il blitz messo in atto a Roma è però iniziato prima di quest’ultimo pronunciamento della Corte. La sindaca Virginia Raggi per effettuare lo sgombero aveva infatti dato l’emergenza igenico-sanitaria.

Su Twitter sia la Raggi che il vicepremier del M5S Luigi Di Maio hanno cantato vittoria, evidenziando che lo sgombero è legittimo e pacifico, in quanto anche la Corte europea si è schierata a favore. Peccato però che non è stato del tutto “pacifico”. Nella serata infatti, quando Roma è stata colpita dalla pioggia, è salita la rabbia e un gruppo di sgomberati, accampati fuori dal Camping River, ha scagliato pietre contro i vigili rimasti di guardia all’ingresso. Da lì la situazione è degenerata e un agente della polizia locale è stato ferito in pieno volto. Il cancello, che era chiuso con un lucchetto, è stato buttato giù. La Polizia è dovuta intervenire per ricacciare fuori coloro che avevano occupato nuovamente il River. Sono stati rafforzati i presidi intorno alla vecchia baraccopoli ma la tensione è comunque ancora alta, in quanto soltanto 50 rom su circa 220 hanno trovato una sistemazione in qualche casa famiglia del Comune o in altre tendopoli. Il malcontento arriva anche da alcuni cittadini che temono che la soluzione provvisoria del Comune finisca per essere “definitiva”.

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