Genova, sale il numero delle vittime. Autostrade promette soldi. E Di Maio s’infuria

È cresciuto a 43 il numero dei morti causati dal crollo di ponte Morandi a Genova il 14 agosto. All’ospedale San Martino è morto uno dei feriti: Marian Rosca, un autista romeno di 36 anni. L’ad di Autostrade Castellucci si è scusato e ha promesso 500 milioni di aiuti alle famiglie sfollate ma Di Maio ha ribattuto seccamente: “Non accettiamo alcuna elemosina”.

E a Genova si sono svolti ieri 18 agosto i funerali di Stato per 19 vittime. I familiari delle altre hanno rifiutato le esequie pubbliche: alcune lo hanno fatto in polemica con il mondo politico. In prima fila, ieri, c’erano il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Giuseppe Conte. Il disastro, ha detto l’arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, “ha provocato uno squarcio nel cuore di Genova. La ferita è profonda”, e “la giustizia doverosa non cancellerà la tragedia”, ma la città “non si arrende: l’anima del suo popolo continuerà a lottare” e “sapremo trarre dal nostro cuore il meglio”.

“Genova – ha detto il Capo dello Stato Mattarella – è stata colpita. Tutti i genovesi e tutti coloro che si sono recati a Genova in questi anni sono passati su quel ponte, anche io l’ho percorso tante volte, anche di recente. È una tragedia che ha coinvolto tanti, tutto il nostro Paese. È una tragedia inaccettabile“. Il presidente ha auspicato “un accertamento rigoroso delle responsabilità” per il disastro. Dopo i funerali, il presidente della Camera Roberto Fico si è scusato con i familiari delle vittime “a nome dello Stato per quello che può non aver fatto negli ultimi anni. Le scuse – ha aggiunto Fico – sono sempre una parola importante, anche se non è mia colpa oggi”.

I giocatori di Genoa e Sampdoria hanno partecipato assieme ai funerali. Con i presidenti Ferrero e Preziosi e gli allenatori Ballardini e Giampaolo. Le partite Sampdoria-Fiorentina e Milan-Genoa sono state rinviate per lutto. L’arrivo delle squadre è stato accolto da un lungo applauso. Anche i vertici della società Autostrade per l’Italia hanno partecipato ai funerali di Stato. Nel padiglione Nouvel della Fiera erano presenti il presidente Fabio Cerchiai e l’amministratore delegato Giovanni Castellucci, che nel pomeriggio ha tenuto una conferenza stampa: “Mi scuso profondamente” ha detto. “Abbiamo un progetto che ci permette in 8 mesi, tra demolizione e ricostruzione, di avere un nuovo ponte in acciaio“. “Sarà stanziato un fondo di circa 500 milioni per dare indennizzi a tutti coloro che saranno costretti a lasciare le case”. “Sia ben chiaro: lo Stato non accetta elemosine da Autostrade – ha ribattuto su Facebook Luigi Di Maio -. Pretendiamo risarcimenti credibili e non vi sarà alcun baratto”.

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