Salvini e Fico, durissimo scontro sui migranti. Si incrina l’alleanza M5S-Lega

Sono sbarcati a Catania dalla Diciotti i 29 ragazzi minorenni che da giorni, assieme a 148 adulti, erano bloccati a bordo della nave della nostra Guardia Costiera per il veto del ministro dell’Interno a farli scendere. I maggiorenni però non possono sbarcare. E infuria la polemica politica. Sempre più netto il divario fra il capo leghista del Viminale e il presidente pentastellato della Camera. Ecco perché. 

“Se ci sono dei bambini possono scendere adesso, degli altri con il mio permesso non sbarca nessuno. Se vogliono intervenire il presidente della Repubblica o il presidente del Consiglio lo facciano, ma non con il mio consenso“. Così, in un apposito video su Facebook, Matteo Salvini aveva difeso il suo operato sul caso della nave Diciotti della Guardia Costiera. Facendo poi scattare un attacco frontale al presidente della Camera Roberto Fico, il quale gli aveva chiesto di far sbarcare i migranti in attesa a bordo dell’imbarcazione nel porto di Catania.

Tu fai il presidente dalla Camera – ha detto Salvini – e io faccio il ministro, con un programma e un contratto di governo ben preciso”. “Leggevo che la Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo contro ignoti per sequestro di persona. Sono qua, non sono ignoto“, ha proseguito il vicepremier. “Sono ministro dell’Interno di questo Paese con il mandato preciso di difendere i confini di questo Paese, di occuparsi della sicurezza. Se bloccare una, due, tre, quattro o cinque navi mi comporta accuse e processi, ci sono“.

Pronta la replica al ministro dell’Interno da parte del presidente Fico, in un tweet. “Buona notizia che il governo abbia deciso di far scendere i minori dalla #Diciotti. Per me fare il presidente della Camera significa fare sì che lo Stato non rinneghi mai principi fondamentali e dignità umana. Sono stato eletto per questo, rinunciando allo stipendio da presidente“. 

Photo credits: Twitter

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