Omicidio Noemi Durini, svelata l’ultima lettera sfogo di Lucio: ecco cosa scriveva prima di ucciderla

Si riaccendono i riflettori sull’omicidio di Noemi Durini, la 16enne di Specchia uccisa il 3 settembre dello scorso anno dal fidanzato reo confesso. Dopo la sconvolgente anomalia riguardante gli abiti indossati dalla ragazza, spunta una lettera di Lucio risalente a prima del delitto.

A quasi un anno dal brutale omicidio di Noemi Durini, la 16enne di Specchia assassinata dal fidanzato reo confesso, spunta una sorta di lettera-diario di Lucio Marzo. La missiva redatta dal giovane e riportata dal Corriere Salentino è datata pochi mesi prima del delitto. Lucio a tratti si rivolge direttamente alla fidanzata, mentre in altri si sfoga con se stesso, ricordando l’inizio del loro rapporto e i progetti futuri.

Nella lettera il giovane si presenta e scrive rivolto a Noemi: “Vorrei farti sapere come era la mia vita prima di conoscerti. Avevo un migliore amico… mi disse che dovevamo fare un patto: che io e né lui dovevamo fidanzarci, così ci saremmo divertiti insieme. I giorni continuarono fin quando, andando con lui alla villetta del paese per incontrare gli altri amici, vidi una ragazza di nome Noemi. Mi piaceva già da un bel po’ e venendo a sapere che aveva problemi con il suo ragazzo ne approfittai per fare di tutto per ‘rimorchiarla’. Lei aveva litigato con il suo fidanzato ed era quasi sul punto di lasciarsi. Ci siamo scritti su Messenger per poterci incontrare il giorno dopo e arrivati a quel giorno lei cercava il suo ex nella piazzetta del paese. Quando lui arrivò si lasciarono”. Lucio continua in maniera confusa: “Arrivai al piazzale con lei che piangeva. Riuscì a calmarla e ad un tratto si avvicinò a me e mi abbracciò, io furbo ne approfittai e cercai subito di baciarla e ci riuscii. Le feci delle promesse, tra cui quella di non abbandonarla mai. Ci sono voluti circa 30 giorni per potermi conoscere e mettermi con lei. Noemi si fidava di me ma allo stesso tempo aveva paura di perdermi. Invece io non ci credevo che veramente stavo con lei perché per me era un sogno“.

“Passati i giorni e i momenti più belli e indimenticabili tra feste, mare, uscite, lei a casa mia, arrivarono i giorni più brutti della mia vita cioè vedersi tuo padre che ti dice di lasciarla stare quando io ero innamorato perso di lei“, continua Lucio nel suo racconto. In un secondo momento il ragazzo ripercorre invece i suoi problemi personali, i litigi con i genitori proprio per il fidanzamento con Noemi Durini. Il giovane di Montesardo scrive in conclusione: “Io la amo ancora e non la tradirò mai per potermela tenere stretta e più in la sposarmela. So solo che lei non mi farà niente. Io non la lascerò mai e cercherò presto di trovare una macchina, una casa, e vivere con lei per sempre, lo giuro. Adesso devo pensare al lavoro poi dopo i miei 18 anni la vita è mia e la promessa sarà quella di convivere con te per sempre e poi sposarsi per sempre”. La realtà però è stata ben diversa e Lucio pochi mesi dopo confessò di aver ucciso Noemi Durini.

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