Indonesia, terremoto e tsunami: è un’ecatombe. Aiuti nel caos, e l’esercito spara

Aumenta drammaticamente in Indonesia il bilancio del primo terremoto e dello tsunami che venerdì scorso 28 settembre ha colpito l’isola di Sulawesi: le vittime finora accertate sono ora 1.234, 99 i dispersi e 799 i feriti. Gli sfollati sono oltre 61 mila. E la terra continua a tremare. La maggior parte delle vittime si è avuta nella città di Palu, capoluogo della provincia di Sulawesi centrale. Due nuovi terremoti hanno colpito, in rapida successione, al largo della costa meridionale dell’isola indonesiana di Sumba. Un sisma superficiale e moderatamente forte di magnitudo 5.9 ha colpito nella notte fra ieri e oggi 2 ottobre, a circa 40 chilometri da Sumba, un’isola di 75 mila abitanti. Quindici minuti più tardi, un’altra scossa di magnitudo 6, nella stessa zona, ad una profondità di 30 chilometri.

Appare particolarmente grave la situazione degli aiuti, che faticano ad arrivare per via delle cattive condizioni delle strade. A Palu mancano i servizi essenziali, la corrente elettrica funziona a intermittenza, gli approvvigionamenti d’acqua scarseggiano e mancano cibo e medicinali. L’esercito è a guardia dei pochi negozi aperti e testimoni oculari – tra cui un reporter della Bbc – raccontano di tentativi di assalto e saccheggio sedati dai militari con spari in aria e lancio di lacrimogeni sulla folla. sulla folla. Le squadre di soccorso hanno recuperato i corpi di 34 studenti di teologia in una Chiesa travolta da una frana. Nella chiesa di Jonooge, nel distretto di Siri Biromaru, nel centro dell’isola, c’erano 86 giovani raccolti per un seminario di studi biblici. La notizia della macabra scoperta è stata data dalla Croce Rossa locale. Non è chiara l’età delle vittime né che fine abbiano fatto quelli che ancora mancano all’appello. Il distretto montuoso di Siri Biromaru, a sudest di Palu, è di difficile accesso e i soccorritori devono affrontare una marcia estenuante per recuperare le vittime. L’Indonesia, 260 milioni di abitanti, è il Paese musulmano più popoloso al mondo, ma ci sono rappresentate diverse minoranze religiose, tra cui i cristiani.

Photo credits: Twitter

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