“Fabbricati abusivi e la stalla che diventa piscina”. Bufera su Di Maio per l’inchiesta delle Iene

Quattro fabbricati su cinque abusivi. E quella che da Luigi Di Maio viene ricordata come una “stalla” e che invece, dalle foto satellitari, sembra coincidere con una villetta dotata di piscina componibile. Dopo i sequestri dei terreni della casa della famiglia Di Maio a Mariglianella (Napoli), sottolinea ilfattoquotidiano.it, la puntata de le Iene andata in onda domenica 2 dicembre ha mostrato le immagini di Google Earth di quell’area: nel 2002 non risultano i quattro immobili ritenuti abusivi, nel 2008 invece compaiono.

Inoltre il programma di Mediaset ha raccolto alcuni scatti che risalgono al 2013 in cui si vede lo Luigi Di Maio mentre è a bordo piscina con un amico o un gruppo di persone che cenano nel patio della casa. Il vicepremier, intervistato dall’inviato Filippo Roma, ha invece detto di ricordare che lì ci fosse “una stalla” o comunque un edificio non utilizzato come abitazione. Ha poi garantito, come le altre volte, che procurerà i documenti. Sabato 30 novembre il padre di Di Maio al Corriere della Sera aveva detto: “Luigi non sapeva”.

Nel corso della puntata, inoltre, è stato intervistato Mimmo, un ex operaio in causa con l’azienda della famiglia Di Maio per aver lavorato in nero. Secondo l’intervistato, il vicepremier dava “una mano nella logistica”: “Apriva la porta agli operai e passava gli attrezzi”, ha dichiarato. Una circostanza confermata a metà dal leader 5 stelle: “Quando mio padre era in giro, aprivo la porta ai lavoratori”, ha detto. Come ricordano le Iene, “tutti gli episodi riguardano il periodo 2008-2010 e prima del 2014, quando Di Maio entrò nell’assetto proprietario dell’azienda”. Infine il programma ricorda come l’azienda che “da trent’anni porta avanti il padre di Luigi, Antonio”, prima è stata intestata alla madre Paolina Esposito, “poi è confluita nel 2014 nell’Ardima srl, di proprietà al 50% del ministro e della sorella Rosalba”.

Dopo la messa in onda della puntata, Matteo Renzi ha chiesto che Di Maio riferisca in Parlamento. “Quando la settimana scorsa – ha scritto su Facebook -. Le Iene hanno iniziato a parlare della famiglia Di Maio ho detto: ‘Chi di odio ferisce, di odio perisce’. E ho chiesto le scuse per come la mia famiglia è stata trattata dai Cinque Stelle in questi anni. In un sussulto di onestà intellettuale Salvini ha ammesso che la sua parte politica aveva sbagliato in passato a utilizzare le famiglie per aggredire gli avversari. Meglio che niente. I 5 stelle invece hanno continuato ad attaccare la stampa, a insultarci, a sottolineare che Di Maio non c’entra nulla e che è comunque colpa di chi c’era prima”.

Photo credits: Twitter / Le Iene

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