Isis, paura in Italia. Fermato un 20enne. “Progettava attentati a Natale”

A poche ore dall’attentato di Strasburgo, e a pochissimi giorni dal Natale, i poliziotti della Digos e gli uomini dei servizi di sicurezza italiani hanno bloccato un presunto pericoloso terrorista. È stato infatti convalidato il fermo del 20 enne somalo M.I.O.. Il giovane era stato bloccato e condotto in carcere a Bari nei giorni scorsi per i reati di associazione con finalità di terrorismo, istigazione e apologia del terrorismo, aggravate dall’utilizzo del mezzo informatico e telematico.

Il gip del Tribunale di Bari, Maria Teresa Romita, ha convalidato il provvedimento eseguito lo scorso 13 dicembre. Ossia due giorni dopo la mattanza di Strasburgo, in Francia, dove un estremista islamista ha ucciso 5 persone – fra cui il giornalista 28enne italiano Antonio Megalizzi – a ne ha ferite altre al mercatino di Natale. 

Grazie a intercettazioni telefoniche e telematiche, gli investigatori della Digos hanno raccolto numeroso materiale sospetto in possesso del 20enne, riconducibile nei contenuti alla tipica ideologica jihadista, secondo quanto riporta il sito dell’Ansa. Il fermo d’urgenza si è poi reso necessario, all’indomani dell’attentato di Strasburgo, per alcune fotografie relative al Vaticano che il 20 enne aveva scaricato da internet.

Sabato mattina, 14 dicembre, assistito da un difensore di fiducia e da un interprete, l’indagato, nell’udienza di convalida davanti al gip, ha respinto le accuse. Ma è ritenuto dalle agenzie per la sicurezza Aisi e Aise (i servizi segreti italiani) come affiliato all’Isis in Somalia e in contatto con una sua cellula operativa. È quanto emerge dalle indagini della Digos della Questura di Bari, coordinate dalla Dda.

ARCHIVIO – Milano, lupo solitario dell’Isis arrestato nel cuore della notte

Un ragazzo egiziano di 22 anni, considerato dalle forze dell’ordine un “lupo solitario” organico all’Isis, è stato arrestato in un blitz della polizia a Milano contro il terrorismo internazionale. Il giovane è stato bloccato in piena notte, fra ieri 20 e oggi 21 novembre 2018, dagli uomini del Nocs (Nucleo operativo centrale di sicurezza). La notizia è riportata dal sito dell’Ansa.

Il provvedimento di custodia cautelare è stato emesso dal Gip de L’Aquila, città da dove è partita l’indagine; l’accusa ipotizzata nei confronti dell’egiziano è associazione con finalità di terrorismo internazionale e istigazione e apologia del terrorismo.

“Sono pronto a combattere e a fare la guerra“. È quanto hanno sentito dire al 22 enne egiziano gli investigatori della polizia che da tempo lo tenevano sotto intercettazione. Gli approfondimenti investigativi hanno inoltre consentito di accertare la sua pericolosità: lui stesso si definiva con gli altri indagati un “lupo solitario” e si vantava di aver ricevuto addestramento militare molto approfondito. Il giovane, inoltre, avrebbe avuto un ruolo di primo piano nella macchina della propaganda dell’Isis in Italia.

Photo credits: Twitter

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