Milano, ciclista travolta e uccisa da una betoniera: aperta un’inchiesta

Una donna in bici di 39 anni è stata investita e uccisa da una betoniera al centro di Milano nella mattinata di oggi, giovedì 20 aprile. 

La tragedia è avvenuta in corso Porta Vittoria, all’incrocio con via Sforza intorno alle 12. Sul posto è intervenuta la polizia locale per effettuare i rilievi e risalire all’esatta dinamica dello scontro.

Secondo una prima ricostruzione, la donna, madre di una bambina di sei anni, stava attraversando l’incrocio verso piazza Cavour, quando è avvenuto lo scontro con la betoniera che proveniva da via Francesco Sforza e stava svoltando verso Porta Vittoria.

Ciclista travolta e uccisa da una betoniera: le indagini

Donna in bici travolta e uccisa da una betoniera a Milano
I vigili urbani effettuano i rilievi sul luogo dello scontro tra la betoniera e la donna in bici che ha perso la vita (Foto di Ansa Foto) – velvetnews.it

La trentanovenne è morta sul colpo e niente hanno potuto i sanitari del 118, che sono giunti sul posto con un’ambulanza e un’automedica in codice rosso. L’autista della betoniera è un uomo di 54 anni. È risultato negativo all’alcol test e ai pre-test antidroga. In stato di choc, è stato portato al pronto soccorso.

L’inchiesta della Procura di Milano

La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale, coordinata dal pubblico ministero di turno Mauro Clerici, che è in attesa dei primi atti della polizia locale. Tra le altre cose, sarà da accertare se il conducente abbia messo la freccia per svoltare. L’uomo verrà necessariamente iscritto nel registro degli indagati.

La manifestazione di Legambiente

Basta morti in strada”. Così i cittadini di Milano che hanno organizzato una manifestazione per questa sera. Un corteo è partito alle 19 da piazza dei Mercanti in direzione della biblioteca Sormani, nelle vicinanze del luogo dell’incidente.

La protesta è stata organizzata da Legambiente Lombardia, che in un lungo post su Facebook ha scritto: “È l’ennesima tragedia della strada. Un’altra vita spezzata da un mezzo pesante in pieno centro. Legambiente Lombardia si unisce al dolore dei familiari per questa tragedia e puntiamo il dito su una Milano che non ha smesso né di trasformare aree dismesse con nuove edificazioni, né di abbassare il numero di veicoli circolanti”.

Legambiente e tanti cittadini da molto tempo chiedono una città a 30 chilometri all’ora, percorsi ciclabili per proteggere chi va in bici e una drastica riduzione del traffico in città.

Adesso basta – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Chiediamo all’amministrazione comunale di emettere ordinanze chiare per chi circola in ambito urbano con i camion, affinché ci si doti di sensori. Poco o niente è stato fatto di fronte agli incidenti che, sempre più frequentemente, si verificano in città. è necessario che si dia il via ai percorsi ciclabili d’emergenza. Una città in cui potersi muovere a piedi o in bicicletta senza rischiare la propria vita, questo deve diventare Milano”.

L’incidente di oggi arriva dopo quello del 10 febbraio, nel quale ha perso la vita Veronica Francesca D’Incà, anche lei in bici.

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