Juventus, caso plusvalenze: la Procura chiede 11 punti di penalizzazione

La nuova richiesta formulata alla Corte federale di Appello nel processo plusvalenze Juventus, è undici punti di penalizzazione.

L’udienza è cominciata alle 10 di questa mattina, lunedì 22 maggio, e si è svolta da remoto. Il capo della Procura federale Giuseppe Chinè nella sua requisitoria si è espresso dopo il ricorso bianconero al Collegio di Garanzia del Coni, chiamato a rimodulare la pena di -15 punti in classifica.

Dopo la sentenza del Collegio di Garanzia dello sport del 20 aprile, i bianconeri si erano visti riassegnare i 15 punti, tolti in precedenza con la penalizzazione. Adesso tocca alla difesa bianconera.

L’udienza si è svolta da remoto

All’udienza sono stati collegati la Procura federale, i legali della Juventus, il presidente Gianluca Ferrero e il nuovo collegio della Corte, presieduta da Ida Raiola e non da Mario Luigi Torsello come a gennaio.

Chiesti 8 mesi di inibizione per Nedved

Nella requisitoria, Chinè ha chiesto la conferma degli 8 mesi di inibizione nei confronti di Pavel Nedved e di altri dirigenti della squadra (Enrico Vellano, Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Daniela Marilungo, Citlin Mary Hughes, Francesco Roncaglio) per i quali il Collegio di Garanzia dello sport aveva rimandato alla Corte di Appello federale.

La sentenza della Corte di Appello potrebbe arrivare già oggi, anche se non è escluso che possa tardare, dal momento che la sentenza può essere emessa fino a 5 giorni dopo l’udienza.

In aggiornamento

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