Colosimo-Ciavardini, Iannone (FdI): “Polemica Pd strumentale, incontrarono Cospito nelle stesse circostanze”

L’elezione della deputata di Fratelli d’Italia Chiara Colosimo a presidente della Commissione parlamentare antimafia, ha scatenato la polemica del Movimento 5 Stelle, del Pd e dell’Alleanza Verdi-Sinistra. 

I parlamentari infatti, sono usciti dall’Aula al momento del voto, ritenendo inadeguata la sua candidatura, dopo la diffusione da parte di Rai Report di una foto che la ritraeva seduta allo stesso tavolo di Luigi Ciavardini, uno dei condannati in via definitiva come esecutore della strage alla Stazione di Bologna del 2 agosto 1980, in cui morirono 85 persone.

Iannone: “Con Colosimo di certo non avremo cadute di stile come nella commissione passata”

Il senatore Antonio Iannone di Fratelli d’Italia, eletto segretario della Bicamerale antimafia, commenta la vicenda: “Colosimo sarà un vero presidente della commissione Antimafia. Chi fa preconcette e strumentali polemiche dimentica cosa è stata la presidenza della scorsa legislatura. Con il presidente Colosimo certamente non vedremo cadute di stile e una commissione svuotata dell’alto senso istituzionale che deve avere”. 

E richiama tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione all’unità: “La lotta alle mafie deve essere un terreno comune a tutte le forze politiche e soprattutto oggi, il 23 maggio della Strage di Capaci, questa parte della minoranza che è uscita sul voto al presidente la lasciato vuoto un presidio dello Stato. È stato un errore, ma l’invito è recuperare per dare un contributo che non è auspicabile, ma necessario”.

“Sono certo che Chiara Colosimo sarà una sorpresa per chi non la conosce e una conferma per chi la conosce da tanto. Sarà un Presidente sensibile e determinato”, aggiunge Iannone.

Raggiunto da Velvet News telefonicamente, il neosegretario della Bicamerale Antimafia Antonio Iannone, sulla vicenda, aggiunge: Credo che oggi una parte dell’opposizione abbia perso un’opportunità”. 

Colosimo non ha rapporti con Ciavardini: cosa è successo

Il senatore inoltre, spiega la vicenda: “La verità è che Chiara Colosimo si recava spesso in carcere, perché abituata a fare visita si detenuti. Ha conosciuto questa associazione animata da Ciavardini. Ma l’occasione è stata questa come per i parlamentari del Pd è stata incontrare Cospito. Non vedo perché in un caso debba essere un problema e nell’altro no”.

Senatore, la Bicamerale antimafia è stata istituita lo stesso giorno in cui si celebra la strage di Capaci, in cui furono uccisi il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Quella di oggi è una data evocativa ed emozionale che ci carica ulteriormente di responsabilità. Siamo convinti e consapevoli di quello che deve essere l’impegno dello Stato, quindi di ognuno di noi – al di là delle appartenenze politiche – nell’attività di contrasto a tutte le mafie, per essere all’altezza del grande esempio che abbiamo ricevuto dai grandi martiri come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ma anche di ogni uomo rappresentante delle istituzioni e delle forze dell’ordine che hanno perso la vita per difendere la nostra libertà e questa cultura della legalità, che è patrimonio di ogni cittadino”;

Quali sono i propositi della commissione antimafia che si è appena costituita?
Conosco bene il presidente Colosimo. Lei sorprenderà chi non la conosce e confermerà il suo grande valore umano e politico per chi la conosce. È una persona di valore, specchiata, una donna di grande sensibilità e determinazione, che ha iniziato a muovere i suoi passi come militante politico proprio partecipando alle manifestazioni per celebrare Falcone e Borsellino. Io credo che la scelta della maggioranza particolarmente indovinata, perché Colosimo è convinta che la lotta alla mafia debba essere un terreno comune di impegno politico per tutti”;

Quali saranno i temi riguardanti la lotta alla mafia, al centro dell’agenda della Bicamerale?
Nel discorso di insediamento, Colosimo ha chiarito quale sarà l’impostazione della Commissione. C’è da lavorare moltissimo per fare piena luce sui fatti e, al netto dell’attività della magistratura, noi siamo convinti che la Bicamerale possa dare un contributo decisivo per fare piena luce e forte contrasto alle mafie. Nelle prossime sedute ci organizzeremo anche nella strutturazione dei lavori. Nella scorsa Commissione c’erano anche comitati ad hoc che lavoravano su tematiche specifiche. Vedremo se ci saranno modifiche da apportare al regolamento, anche se mi sembrava già buono”.

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