Gino Paoli, presunta evasione fiscale da 2 milioni di euro

I problemi con il fisco riguardano spesso (forse anche troppo) i personaggi famosi. Questa volta è toccata a Gino Paoli, cantautore, musicista, nonché attuale presidente della Siae. La Guardia di Finanza di Genova ha perquisito la casa che si trova nel quartiere Azzurro tra Quinto e Nervi per cercare le prove relative ad una presunta evasione fiscale. E non solo. Un altro controllo sarebbe stato fatto presso gli uffici di un’azienda ligure che si occupa dell’amministrazione di alcune società che risulterebbero riconducibili all’artista. Secondo l’accusa Paoli avrebbe trasferito illegalmente una grande somma di denaro in Svizzera. Si tratterebbe di circa due milioni di euro. Mica pizza e fichi.

A metterlo nei guai sarebbero state alcune telefonate intercettate in cui il cantante parlava con Andrea Vallebuona, il suo commercialista. Quest’ultimo è stato arrestato qualche tempo fa insieme a Giovanni Berneschi riguardo l’inchiesta relativa alla banca Carige. La procura (si sta occupando di tutto Michele Di Lecce) contesta a Paoli proprio il trasferimento di tutti quei soldi all’estero: infatti la cifra sarebbe stata inviata in un istituto di credito svizzero illecitamente. I due milioni di euro non sarebbero stati oggetto di dichiarazione di reddito (nel 2009).

La Guardia di Finanza l’avrebbe scoperto proprio durante l’altra indagine sulle operazioni effettuate dal centro fiduciario della Carige. L’evasione ammonterebbe quindi circa a 800mila euro. Gli inquirenti però ancora non hanno capito in quale banca sia stato portato il denaro e proprio per questo motivo sono impegnati con le ricerche. Non si tratta del primo cantante che finisce nei guai con la stessa accusa: in passato hanno fatto discutere grandi artisti come Tiziano Ferro e Gianna Nannini. Senza dimenticare altri personaggi noti come Valentino Rossi, Ezio Greggio e Flavio Briatore. Come andrà a finire per Paoli?

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