Dakota Johnson mollata dal fidanzato per colpa di 50 Sfumature di grigio

La vita è strana, non c’è che dire. In questo periodo il nome di Dakota Johnson è praticamente sulla bocca di tutti: come ampiamente previsto, essere la protagonista del film Cinquanta sfumature di grigio le ha dato una fama pressoché mondiale. Per quanto riguarda la carriera, dunque, è il suo momento. Certo, i detrattori non mancano ma fa parte del gioco. Se cavalca l’onda in modo saggio, può raggiungere senza particolari difficoltà l’Olimpo hollywoodiano. Oltre a essere famosa, la graziosa Dakota è corteggiata. Cercata. Invidiata, anche. Ma non è oro tutto quello che luccica. Così, ecco che l’attrice è stata mollata dal fidanzato, il modello e musicista scozzese Matthew Hitt (che ha un anno meno di lei). E’ questo il motivo per cui lei si è presentata alla cerimonia degli Oscar 2015 in compagnia di sua madre Melanie Griffith. Ma perché la storia è finita?

Qualcuno, ovviamente, punta il dito contro le scene erotiche presenti nella suddetta pellicola: si dice che lui non le abbia per nulla apprezzate. Ma dinanzi a tale ipotesi si sente l’odore di bufala. Di esagerazione. Decisamente più plausibile, invece, l’ipotesi secondo cui Hitt abbia cominciato a sentirsi a disagio dinanzi alla “nuova vita” di Dakota. La vita di una star in piena regola, che stride col suo temperamente piuttosto discreto. Insomma, il ragazzo si sarebbe proiettato nel futuro, immaginando l’esistenza accanto a una Johnson sempre in movimentata, fermata dalla gente per strada, rincorsa ovunque. Addio privacy. E poi chi gli garantisce che lei non si monti la testa e non cambi radicalmente rispetto alla persona che è stata fino ad oggi?

Una giovane donna figlia d’arte, certo. Dunque cresciuta in un mondo e un modo speciale. Ma la posta in ballo è decisamente più alta. E allora no, lui non se la sarebbe sentita. E certe volte meglio troncare subito prima di farsi ancora più male: in fondo stavano insieme da soli sei mesi. Dicono che lei ancora non se ne sia fatta una ragione. Ma le passerà. Eccome se le passerà…

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