Terna realizza la rete del futuro: design, innovazione e tecnologia al servizio dell’ambiente

L’estetica abbinata alla realizzabilità: un video in timelapse per conoscere i Germoglio, i nuovi sostegni di Terna, hi-tech e sostenibili, al top per efficienza e sicurezza

VIDEOTralicci d’autore e Rete del futuro: Terna presenta l’installazione del prototipo di “Germoglio”

Non è ancora l’addio al vecchio modello di traliccio, ma sta cambiando drasticamente il volto della rete elettrica italiana, sempre più ecologica e tecnologicamente “intelligente”. Terna – la società presieduta da Catia Bastioli e guidata da Matteo Del Fante che gestisce la rete elettrica nazionale – già da alcuni anni sta dando un forte impulso sia alla realizzazione delle infrastrutture sia all’evoluzione hi-tech della rete: la società ha messo in atto un ampio progetto di rinnovamento grazie all’installazione di innovativi tralicci a minor impatto ambientale, che caratterizzeranno circa il 60% del percorso delle principali infrastrutture elettriche attualmente in realizzazione. Tra questi spiccano i sostegni cosiddetti “Germoglio”, di nuova concezione e a basso impatto, progettati dall’architetto Hugh Dutton (capo gruppo progetto: Studio Rosental), ideati per aree a elevato interesse paesaggistico.

I “Germoglio” nascono dall’esigenza di cambiare l’immagine che i sostegni per l’elettricità hanno sulla collettività, per andare verso una progettazione di piloni più eleganti e armoniosi, ma al tempo stesso in grado di garantire i più alti livelli di efficienza e sicurezza. Terna li ha installati lungo un’importante “autostrada dell’energia” del Nord Italia, l’elettrodotto ad altissima tensione “Trino-Lacchiarella”, in funzione dal gennaio del 2014 tra Lombardia e Piemonte. La linea elettrica, quest’estate, è stata proprio meta di una gita di studio dedicata all’estetica delle reti, nell’ambito dell’incontro RGI (Renewable Grid Initiative), alla quale hanno partecipato addetti ai lavori dei principali gestori di rete europei (tra cui quelli di Francia, Spagna, Germania e Belgio), associazioni ambientaliste (tra cui Wwf e Fai) e prestigiose università (tra cui gli atenei di Zurigo, Firenze e della Bocconi). Un esempio di best practice tutta italiana, riconosciuto a livello mondiale per sostenibilità ambientale e sviluppo tecnologico.

Ma come si è arrivati all’ideazione dei nuovi pali per la rete elettrica? Tutto nasce dal concorso indetto da Terna nel 2007 dal titolo “I tralicci del futuro”. L’intento era quello di abbandonare soluzioni ormai tradizionali e tecnicamente consolidate per sostegni dalle forme nuove in grado di dare percezioni diverse in termini di inserimento ambientale e di impatto estetico. A vincere il concorso, nel 2009, è stato proprio il sostegno “Germoglio” che “si è distinto tra tutti per la singolare leggerezza ed eleganza; innovativo e sfidante sotto l’aspetto realizzativo”. Funzionalità strutturale, elevata flessibilità di utilizzo, fattibilità industriale, accessibilità per le attività di manutenzione della rete: queste le caratteristiche principali dei sostegni che coniugano innovazione, tecnologia, design, creatività, cultura del territorio, a dimostrazione del binomio possibile energia-ambiente.

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