Terna a colloquio con i cittadini: dialogo costruttivo con le popolazioni locali

Diverse le occasioni proposte dalla Società per un dialogo costruttivo e trasparente con le popolazioni locali interessate dalle infrastrutture elettriche.

Il territorio riveste un ruolo di assoluta centralità nello sviluppo infrastrutturale di cui il nostro Paese ha bisogno. Diventa quindi fondamentale collaborare e condividere, sin dalle prime fasi, tutte le problematiche connesse con una nuova opera, per far sì che l’intero processo sia reso più snello e veloce e arrivare a una localizzazione delle infrastrutture che sia rispettosa delle esigenze del sistema elettrico e di quelle dell’ambiente. Un percorso che Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, ha già intrapreso da diversi anni con amministrazioni ed enti locali. Del resto, il primo e più immediato impatto di Terna sull’ambiente è dato dalla presenza fisica nel paesaggio di tralicci e stazioni elettriche; il contenimento dell’impatto paesaggistico connota, quindi, tutte le attività di Terna, che da sempre agisce seguendo un approccio di responsabilità verso il Paese, realizzando una rete elettrica sostenibile, moderna e tecnologicamente avanzata.

Durante il 2015 Terna ha avviato un percorso di condivisione e dialogo diretto con la cittadinanza locale interessata dagli interventi di infrastrutture elettriche, dedicando – con l’innovativa formula dell’Open Day (giornata a porte aperte) – una o più giornate di consultazione pubblica per approfondire qualunque tema di interesse della cittadinanza e per informare i cittadini sui dettagli dei lavori, far conoscere e comprendere aspetti tecnici, motivazioni, caratteristiche e benefici dell’opera che Terna intende realizzare in una determinata regione. I partecipanti a questi incontri hanno potuto esprimere pareri, osservazioni e proporre ulteriori soluzioni che, dopo una valutazione tecnica di fattibilità, sono stati presi in considerazione e presentati ai Ministeri competenti.

La prima giornata dedicata alla trasparenza e all’informazione è avvenuta lo scorso 6 febbraio nella città di Pescara: occasione in cui i tecnici di Terna, insieme a rappresentanti dell’amministrazione comunale di Pescara, hanno dettagliatamente informato dei lavori relativi alla realizzazione del collegamento sottomarino Italia-Montenegro, illustrando motivazioni, caratteristiche e benefici dell’opera. Il Piano di Sviluppo della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale, approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico nel 2008, ha programmato l’interconnessione tra Italia e il Montenegro per favorire lo scambio di energia elettrica. L’opera renderà possibile l’utilizzo di energia da fonti da energia rinnovabile proveniente dall’area balcanica e garantirà una maggiore efficienza e maggiore sicurezza degli approvvigionamenti energetici grazie ai flussi di potenza meglio ripartiti tra le diverse aree geografiche di confine. L’intervento contribuisce a soddisfare il fabbisogno elettrico dell’Abruzzo che evidenzia un deficit del 32-33% del suo fabbisogno e a evitare il rischio di black-out.

Nel maggio di quest’anno la consultazione pubblica ha invece visto come protagonista le comunità della Val di Susa per condividere la variante al collegamento elettrico “Italia-Francia”. L’esigenza di una variante al progetto di interconnessione Piossasco (Piemonte) – Grand’IIe (Savoia), collegamento che serve a ridurre drasticamente le congestioni di rete e che garantirà una maggiore sicurezza di esercizio portando la capacità di trasporto della rete tra i due paesi dagli attuali 2.650 MW ad oltre 4.400 MW (+60%), nasce da una disposizione del Ministero dei Trasporti che impone la realizzazione di nuovi cunicoli nei fornici delle gallerie esistenti, con notevoli difficoltà tecniche nella realizzazione dei lavori. È per questo motivo che Terna ha ritenuto meno impattante interrare a 1,2 metri di profondità i 26 chilometri di cavi elettrici lungo le strade statali e provinciali che costeggiano i comuni della valle piemontese. Con 190 chilometri di cavo interrato a corrente continua vanta il record di collegamento più lungo al mondo per questa tipologia e rende trascurabili gli effetti delle emissioni di campi elettromagnetici, poiché diffonde un campo elettrico e magnetico pari a quello “statico” generato dalla terra (privo cioè di rischi per l’uomo), e nessuna esposizione a campi elettromagnetici “variabili”, gli unici potenzialmente pericolosi per la salute.

Anche la localizzazione della stazione elettrica di Settimo Milanese sarà decisa dai cittadini, riconoscendo il contributo fondamentale delle istituzioni e della cittadinanza nelle scelte progettuali. Entro la fine di quest’anno, infatti, verrà dedicata una giornata di consultazione pubblica in cui verranno illustrate diverse alternative localizzative dell’infrastruttura elettrica che fa parte del più ampio progetto di interconnessione Italia – Svizzera. Questa linea ha l’obiettivo di incrementare la capacità di interconnessione tra i due paesi e di convogliare l’energia, a minor costo, verso i centri di consumo della Pianura Padana e soprattutto dell’area di Milano. Anche quest’opera sarà realizzata in corrente continua, quindi con un campo magnetico statico, garantendo cosi la massima tutela per salute degli abitanti.

Terna, inoltre, ha continuato il suo percorso di condivisione e dialogo con il territorio in occasione dell’open day informativo sulla razionalizzazione della rete elettrica nel comune di Magenta che si è tenuto proprio in questi giorni. Con l’obiettivo di far conoscere e comprendere aspetti tecnici di un’opera di rilevanza nazionale ed europea, i tecnici della Società hanno accompagnato i cittadini lungo un percorso ideale con stand tematici sulla stazione elettrica. Ogni stand è stato dedicato a un tema particolare di interesse pubblico: motivazioni, caratteristiche e benefici dell’opera, salute e percorso concertativo e autorizzativo con le amministrazioni comunali. Nello specifico, il progetto prevede la realizzazione di una nuova sezione a 380 kV dell’esistente Stazione Elettrica di Magenta con annesse le relative trasformazioni e i brevissimi raccordi all’elettrodotto 380 kV “Turbigo – Baggio”. È stato inoltre previsto, con l’occasione, il riassetto della rete 132kV nell’area di Magenta, con l’interramento quasi totale delle linee elettriche. L’intervento, fondamentale per aumentare l’affidabilità, la sicurezza e la qualità del servizio della rete elettrica dell’area, produrrà importanti benefici ambientali e sociali. Il territorio, al termine delle operazioni previste, sarà infatti liberato da circa 6 chilometri di vecchie linee aeree presenti in un contesto prevalentemente urbanizzato.

Anche grazie a questo approccio, basato sul dialogo, Terna in questi anni è riuscita a diventare un motore di sviluppo per l’Italia, investendo dal 2005 oltre 9 miliardi di euro per la rete elettrica: un concreto impegno che ha già generato benefici per il sistema elettrico in termini di minori costi per cittadini e imprese per 6 miliardi di euro, che diventeranno 24 miliardi quando anche le altre opere pianificate per lo sviluppo della rete elettrica italiana saranno entrate in esercizio.

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