Un libro sul comodino di Emilio Carelli

Questa settimana la rubrica di Velvet News “Un libro sul comodino di…” ospita il noto volto di Sky Tg24, Emilio Carelli, giornalista di straordinario talento e ideatore di diversi programmi di successo, oltre che Presidente della Fondazione Gigi Ghirotti.  Sul suo comodino c’è l’ultimo libro di Don Dario Viganò, Fratelli e Sorelle Buonasera (Carocci Editore). Carelli, maestro dell’informazione, commenta positivamente il testo consigliandolo per la sua scorrevolezza e il suo rilevante interesse in materia di analisi della comunicazione verbale e non verbale.

Abbiamo sentito telefonicamente Emilio Carelli, impegnato dagli obblighi di redazione. Il celebre giornalista nasce a Crema il 21 maggio 1952. Dopo aver conseguito la laurea in Lettere Moderne con specializzazione in Comunicazioni di Massa, nel 1975 diventa giornalista professionista. Entra in Fininvest nel 1980 dove lavora come redattore e inviato di numerosi programmi giornalistici di Canale 5, Retequattro e Italia1. È redattore del Tg di Canale 5 “Notizienotte”, curato da Vittorio Buttafava e successivamente redattore e curatore di “Buongiorno Italia”, “Speciale Ore 11” e “Monitor” con Guglielmo Zucconi. Dal 1986 al 1992 è ideatore e curatore della rubrica settimanale e di politica “Parlamento in” e di “Italia domanda”, dibattito settimanale su argomenti di attualità e politica.
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Nel 1991 diventa vicedirettore di Studio Aperto, nel 1992 partecipa alla fondazione del TG5 come vicedirettore e conduttore dell’edizione delle 13. Il 1 novembre 2000 lascia il TG5 per diventare vicedirettore vicario di TgCom, la testata del gruppo Mediaset che si occupa dei new media. Dal 16 giugno 2003 viene sostituito da Paolo Liguori alla direzione di TGCom e diviene direttore responsabile del neonato Sky TG 24, canale satellitare di Sky Italia dedicato all’informazione, insieme alla sua squadra combatte diverse battaglie e tra queste quella contro l’aumento dell’Iva per gli abbonati delle Pay Tv e quella sul Ddl intercettazioni. Comunicatore, innovatore e uomo straordinario quando gli abbiamo rivolto la fatidica domanda “Quale libro è momentaneamente adagiato sul tuo comodino?”, ci ha risposto così: “Sto leggendo l’ultimo libro di Don Dario Viganò, un’acuta analisi sul tema delle scelte comunicative di Papa Francesco”.
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Francesco è un papa che non segue la televisione e i media in generale, pur essendo capace di dominarli con straordinaria disinvoltura. Come ci riesce? Attraverso quali costruzioni simboliche passa la sua comunicazione? Analizzando diversi aspetti della “rappresentazione pubblica” del pontificato di Francesco – dal saluto dalla Loggia di San Pietro ai viaggi apostolici – Viganò mostra i percorsi attraverso i quali il messaggio di Bergoglio arriva fino a noi. Emilio Carelli ci ha parlato a lungo dei libro spiegandoci l’importanza di “Fratelli e Sorelle Buonasera” nel panorama della comunicazione italiana ed internazionale: “La parte che mi ha colpito di più è quella in cui si parla del suo discorso subito dopo la fumata bianca, che poi è quello che ha dato il nome al libro. Papa Francesco chiede ai fedeli di pregare per lui e si lascia andare ad un lungo silenzio. Questa è una scelta completamente antitelevisiva e rivoluzionaria- ribadisce Carelli – che a livello comunicativo ha funzionato benissimo. Lui è un personaggio veramente anticonvenzionale che utilizza la fisicità  (gli abbracci ai bambini per esempio) come mezzo comunicativo. La comunicazione diventa sostanza della sua personalità, specchio di sè e delle sue decisioni”. Alla fine, quando ci ha salutati, ci ha raccomandato di leggere il libro, chissà che non sia un buono spunto per tutti.

Photo Credits: Twitter.

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