Napoli: stuprata da un gruppo di ragazzi e ricattata con i filmati hot

A Pimonte una ragazza è stata stuprata da un gruppo di ragazzi che la ricattava con un video amatoriale girato con il ragazzo, baby boss del napoletano. Gli indagati sono stati trasferiti in una comunità.

È stata filmata dal fidanzato mentre avevano rapporti sessuali e lui, baby boss di Pimonte, nel napolentano, l’ha ricattata, costringendola ad avere rapporti con i suoi amici. Se avesse rifiutato, il video avrebbe fatto il giro del web. La protagonista di questa storia è una 15enne che ha denunciato undici coetanei, arrestati dai carabinieri. Tra questi anche il fidanzato della 15enne, che lei conosceva da sempre.  Amava da sempre, fino al giorno in cui lui l’ha posta di fronte ad una scelta: «Mi metto con te solo se facciamo sesso». Poi portata in aperta campagna, fa l’amore con il ragazzo dei suoi sogni e inizia l’incubo: scopre di essere stata filmata da un amico durante il rapporto sessuale. Il fidanzato svela il vero volto da baby boss e le dice: «O fai l’amore con i miei amici oppure facciamo girare il video con i WhatsApp».

La violenza – secondo quanto raccontato dalla ragazzina – risale ad alcune settimane fa, quando, dopo che è stata filmata con un cellulare durante un rapporto sessuale, la 15enne è stata costretta ad aver rapporti con gli amici all’interno di un box auto. Il branco ha filmato anche la violenza, facendo circolare successivamente il video sulle chat di Whatsapp. Le indagini proseguono per accertare se ci siano stati altri episodi di questo genere.

Il pm ha ascoltato la ragazza affiancato da una psicologa e ha raccolto alcune testimonianze sull’accaduto, grazie alle quali si è arrivati all’identificazione degli 11 arrestati, a cui sono stati sequestrati i telefoni come prove del fatto. Il gruppo è stato trasferito in comunità di recupero, tra loro ci sono anche i figli di due pregiudicati dei Monti Lattari. C’è anche un giovane di 14 anni, per cui la Procura presso il Tribunale di Minorenni di Napoli procederà separatamente.

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Photo Credits: Twitter

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