Terremoto nel centro Italia: la terra continua a tremare ad Amatrice

Il bilancio delle vittime del terremoto è di 290 persone, ieri domenica 28 agosto ad Amatrice c’è stata un’altra violenta scossa. Ecco com’è la situazione delle zone colpite dal sisma dopo 6 giorni dalla catastrofe

C’è stato il tempo del dolore e della speranza ora è arrivato il momento dei bilanci, delle polemiche sulla costruzione delle case. Amatrice e gli altri centri colpiti dal terribile terremoto che la notte del 24 agosto ha raso al suolo interi paesi, ora devono fare i conti con i bilanci sia delle vittime, degli edifici da ricostruire. Ieri, domenica 28 Agosto c’è stata un’altra violenta scossa di magnitudo 4.4 che ha fatto crollare alcune parti della scuola Romolo Capranica, già fortemente danneggiata dal sisma. Della scuola in questi giorni si sta parlando molto, visto che era stata restaurata da poco, nel 2012 con norme antisismiche. La procura di Rieti ha aperto un’inchiesta per indagare su cosa è andato storto durante i lavori.

Terremoto

Sabato 27 agosto si è svolto il funerale di Stato di 35 delle persone morte nel terremoto. Erano tutte persone morte delle Marche, mentre la maggior parte dei funerali di chi è morto nella provincia più colpita, quella di Rieti, in Lazio, deve ancora svolgersi. L’ultimo bilancio dice che i morti sono 290: sabato sera la Protezione Civile aveva detto che i morti erano 291, ma domenica mattina la prefettura di Rieti ha corretto il bilancio, abbassandolo a 290. 229 persone sono morte ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 50 ad Arquata del Tronto e Pescara del Tronto, i comuni – i primi due in provincia di Rieti, il terzo e il quarto in provincia di Ascoli Piceno – colpiti più duramente dal terremoto. Le persone ferite, in parte già curate e dimesse dagli ospedali, sono state invece quasi 400.

Sfollati
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Nell’obitorio di Amatrice ci sono ancora dei corpi da identificare a causa delle ferite riportate dalle vittime. I familiari assistiti da psicologi riconoscono i propri cari tramite un tatuaggio, un anello. Tutti i paesi sono pattugliati da Polizia e Guardia di Finanza per evitare episodi di sciacallaggio e ci sono stati già degli arresti. Per fare delle donazioni alle regioni colpite dal sisma si può mandare un sms o chiamare il numero 45500 attivato dalla Protezione Civile, fare un bonifico alla Croce Rossa Italiana (così) oppure direttamente a una delle regioni colpite. Grazie al 45500 sono già stati raccolti più di 9,7 milioni di euro.

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