Siria, la guerra dei bambini. Un anno fa la morte del piccolo Aylan

Aylan annegò con il fratellino e la mamma, il 2 settembre del 2016. Il padre aveva cercato di salvarlo in tutti i modi, dopo che la barca si era rovesciata, nuotando da un figlio all’altro, per cercare di salvarli

La foto del corpicino del piccolo Aylan sulla spiaggia ha fatto il giro del mondo. Il padre per portare via dalla guerra la sua famiglia, aveva pagato 4000 euro per quel viaggio della morte, per quel passaggio di 5 chilometri su un gommone che da Bodrum li avrebbe portati all’isola greca di Kos. “Quando la barca si è
rovesciata, ho preso mia moglie e i miei bambini tra le braccia ma mi sono accorto che erano morti
“. Ha dichiarato dopo la tragedia. Nilufer Demir, la giornalista dell’agenzia di stampa turca Dogan scattò la foto su cui tutto il
mondo ha pianto si chiese: “Spero fermi dramma. L’unica cosa che potevo fare era far sentire suo urlo al mondo

Aylan

A un anno dalla tragedia che ha scosso il mondo, un’altra foto di bambini nel dramma della guerra sta facendo il giro del mondo. Ad Aleppo, una delle città più colpite dalla guerra in Siria, un cratere si è trasformato in una piscina all’aperto per alcuni bambini. La voragine, causata da un attacco missilistico delle truppe governative di Bashar Al Assad, è diventata il parco giochi di alcuni piccoli siriani, che hanno deciso di utilizzarla come una vera e propria vasca. A condividere gli scatti sui social network sono stati gli attivisti di Aleppo Media Center.

Aleppo

LA SITUAZIONE DELLA GUERRA IN SIRIA

Nelle ultime settimane ci sono state novità che hanno complicato ancora di più gli schieramenti di chi combatte, e che sembrano avere allontanato ulteriormente l’ipotesi di una qualche forma di tregua. C’è stato un peggioramento della situazione ad Aleppo, ma anche i primi veri scontri tra Assad e i curdi nel nord-est della Siria. Poi si è parlato di altre due notizie all’apparenza minori, ma in realtà molto importanti: il cambio di nome del Fronte al Nusra, il gruppo che fino a poche settimane fa rappresentava al Qaida in Siria, e la decisione dell’Iran di concedere una sua base aerea alla Russia, da usare per bombardare i ribelli in territorio siriano. E c’è stata anche l’ennesima sconfitta militare dello Stato Islamico, che è sempre più in difficoltà nonostante gli attacchi terroristici in Europa. Questa è la difficile situazione della Siria riportata dal Il Post.

Photo Credits: Twitter

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