Classifica mondiale delle università: gli Usa dominano, l’Italia…

Il podio delle università del mondo è tutto americano,la prima italiana è il Politecnico di Milano, ma arriva solo al 183esimo posto…

Gli americani sono i sovrani dell’istruzione, secondo il QS World University Rankings, l’Italia, invece zoppica arrancando e guadagnando qualche posizione rispetto agli anni precedenti. Il Massachusetts Institute of Technology MIT domina la tredicesima edizione del concorso riconfermandosi la migliore università al mondo per il quinto anno di seguito. L’Università di Stanford guadagna il secondo posto, mentre Harvard scende al terzo e l‘Università di Cambridge al quarto. Come accennato, per la prima volta dall’edizione 2004/05 le prime tre Università sono tutte statunitensi. Tra le altre da menzionare, ETH Zurich ottiene la propria posizione migliore in tutte le edizioni del ranking, piazzandosi all’ottavo posto mentre l’Università di Edimburgo entra tra le prime venti.

Notevolmente più indietro l’Italia che non riesce a raggiungere nemmeno le prime cento e si salva grazie al Politecnico di Milano che arriva 183esimo. L’ateneo di Bologna cede invece quattro posizioni e scivola al 208esimo posto dal 204esimo. Fa peggio La Sapienza di Roma, che si piazza 223esima scalando di dieci posti. Ancora peggio Padova che risulta 338esima scendendo di 29 gradini, Milano che perde 64 punti e finisce 370esima, Pisa che crolla dal 367esimo posto e si colloca nella fascia 441-450, in compagnia di Firenze, Roma Tor Vergata e Napoli Federico II. La Cattolica che era nella fascia 471-480 scenda in quella 491-500.

Un’ecatombe che conferma i gravi problemi all’interno del paese in materia d’istruzione. Stefania Giannini, Ministro della Pubblica Istruzione non ha rilasciato dichiarazioni, ma su di lei pende la ghigliottina di una grave insufficienza italiana. Nella capitale si stanno registrando sempre maggiori problemi all’interno delle scuole, tanto che il sindaco, Virginia Raggi, è bersagliata su tutti i fronti. I disastrosi risultati saranno uno stimolo a migliorare o ci trascineranno sempre più a fondo?

 

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Photo Credits: Twitter

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