Virginia Raggi è stata travolta dal caos per la crisi della giuta. Ce la farà a riprendersi? Sulla sua testa pende lo spettro dei 150 mila Euro che sarebbe costretta a dare a Grillo se…
“Io non mollo”: così il sindaco di Roma, Virginia 5stelle Raggi, ha risposto ad alcuni cittadini che la invitavano a “tenere duro” dopo la vicenda delle dimissioni nella sua giunta. Il primo ministro in trincea ha recentemente scaricato Raffaele De Dominicis che risulta indagato per abuso d’ufficio. I pentastellati non avevano fatto bene i compiti a casa, insomma. Poco dopo la fine della riunione tra Beppe Grillo e il direttorio, la sindaca su Facebook fa sapere che è al lavoro per un nuovo assessore al Bilancio al posto del magistrato finito nel mirino anche per le sue relazioni con l’avvocato Sammarco. “Mi sento vittima di un complotto e di una ingiustizia grave e senza precedenti”, la replica dell’ex Procuratore regionale della Corte dei Conti del Lazio.
Una vera e propria tragedia per la Raggi che è stata attaccata su ogni fronte e sembra proprio sul punto di cedere…ma non può. Come mai? Sulla sua testa pende lo spettro di quei fantomatici 150 mila Euro che sarebbe costretta a pagare, in caso di sconfitta. Non solo la Raggi e i consiglieri in Campidoglio, anche gli assessori della giunta rischiano una multa da 150mila euro se violano il codice di comportamente M5s (e si dicono democratici).
Il documento che tutti i candidati grillini a Roma hanno firmato prevede che “le proposte di atti di alta amministrazione e le questioni giuridicamente complesse verranno preventivamente sottoposte a parere tecnico-legale a cura dello staff coordinato dai garanti del M5s, al fine di garantire che l’azione amministrativa degli eletti M5S avvenga nel rispetto di prassi amministrative omogenee ed efficienti, ispirate al principio di legalità, imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa di cui all’art. 97 della Costituzione”. Loro spiegano: “Il sindaco, ciascun assessore e ciascun consigliere sarà ritenuto gravemente inadempiente laddove, secondo il principio della democrazia diretta, detto ‘recall’, già applicato negli Stati Uniti”. Stai attenta Virginia…
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