I ministri del Governo Gentiloni, la lista: Alfano agli Esteri, Boschi sottosegretaria

Nella serata di martedì 12 dicembre, alle ore 20, il giuramento del nuovo Esecutivo nelle mani del Capo dello Stato. E mercoledì 13 il Consiglio dei ministri, dopo la fiducia del Parlamento.

Ore 20.18 – Tutti i ministri hanno giurato nelle mani del Capo dello Stato. Martedì 13 dicembre alle 11 Paolo Gentiloni sarà alla Camera dei Deputati per presentare il governo e ottenere la fiducia del Parlamento. Su 18 ministri sono 12 quelli confermati.

Ore 20.02 – Ha giurato davanti al Capo dello Stato il nuovo presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni Silveri.

Ore 20.00 – +++ Tutto pronto al Quirinale per il giuramento del Governo di Paolo Gentiloni +++.

Ore 18.42 – Ecco la lista dei ministri del nuovo Governo. Il giuramento avverrà alle 20 di oggi 12 dicembre: Anna Finocchiaro Rapporti col Parlamento, Marianna Madia Semplificazione e Publica amministrazione, Enrico Costa Affari Regionali, Claudio De Vincenti Mezzogiorno, Luca Lotti Sport ma anche deleghe all’editoria. Angelino Alfano agli Esteri, Marco Minniti all’Interno, alla Giustizia Orlando, Difesa Pinotti, Economia a Pier Carlo Padoan, allo Sviluppo Economico Carlo Calenda, all’Agricoltura Maurizio Martina, all’Ambiente Gian Luca Galletti, ai Trasporti Graziano Delrio, al Lavoro Poletti, Università e pubblica istruzione Valeria Fedeli, ai Beni culturali e Turismo Dario Franceschini, alla Salute Beatrice Lorenzin. Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi.

i volti dei ministri del governo di gentiloni

Ore 18.30 – Da un’ora dura l’incontro fra Gentiloni e Mattarella. Ancora non c’è la lista dei ministri. I tempi si prolungano parecchio oltre le previsioni.

Ore 18.27 – “Buon lavoro al Governo e a Paolo Gentiloni. Viva l’Italia”. Così Matteo Renzi in un tweet. Il governo però ancora non c’è. La nascita dell’Esecutivo si complica a causa dell’intervento a gamba tesa di Verdini e Zanetti.

Ore 18.23 – Il gruppo di Ala-Sc di Denis Verdini vanta 18 senatori. Una quota importante per un eventuale sostegno alla maggioranza del nuovo Governo Gentiloni.

Ore 18.15 – Sono ormai circa 45 minuti che Gentiloni è a colloquio con Mattarella: l’incontro si sta prolungando oltre i tempi previsti.

Ore 18.11 – A pochissimo dalla diramazione dei nomi dei ministri arriva uno colpo di scena da parte di Denis Verdini, già determinante nel sostegno al Governo Renzi: un altolà secco alla eventuale mancanza, di fatto, di uno o più ministri verdiniani nell’Esecutivo Gentiloni.

Ore 18.04 – Verdini e Zanetti, di Ala-Scelta Civica: “Non daremo la fiducia a un Governo fotocopia di quello di Matteo Renzi.

Ore 17.53 – Il colloquio fra il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio incaricato dura da oltre 20 minuti.

Ore 17.46 – A minuti dovrebbe essere resa nota la lista dei ministri del nuovo Governo Gentiloni.

Ore 17.40 – Da alcuni minuti il presidente del Consiglio incaricato Gentiloni è a colloquio al Quirinale col Capo dello Stato per presentargli la lista dei suoi ministri e riceverne l’approvazione.

Il premier incaricato Paolo Gentiloni incontrerà alle 17.30 di oggi 12 dicembre al Quirinale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per presentargli la lista dei ministri del nuovo governo. “Ho cercato di conciliare l’esigenza di tempi stretti, così come indicato dalle parole del capo dello Stato, con quella di ascoltare tutti – ha detto Gentiloni -.

Rispetto le posizioni di tutti, sia di chi mi appoggia sia di chi non mi sostiene”. Sarebbero stati sciolti gli ultimi dubbi sulla composizione del governo (con Alfano verso gli Esteri), tanto che i tempi si stringono e il giuramento del nuovo esecutivo potrebbe avvenire già stasera.

Domani 13 dicembre, quindi, il passaggio di consegne con Renzi, il primo Cdm e la presentazione in Parlamento, a partire dalla Camera. Dalla Direzione dei Dem, che si è riunita oggi, è arrivato il via libera unanime al nuovo esecutivo. Anche se la minoranza, in un documento, chiede “discontinuità” rispetto al governo Renzi e annuncia che valuterà le singole misure in base “alla capacità di ascolto delle esigenze del Paese”.

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