Violentata a 15 anni sulla spiaggia. Dà la caccia ai suoi aguzzini su Facebook e li trova

Le prime indagini, con molto coraggio, le ha fatte lei, una ragazza di Napoli di 15 anni, usando Facebook e ribellandosi alla violenza subita. Ed è così che ha riconosciuto e individuato i suoi aggressori. Allo “scoglione” di Marechiaro, in pieno giorno, l’adolescente è stata stuprata da un 17enne e due 16enni, di Capodichino e Forcella. Che adesso dovranno rispondere di violenza sessuale di gruppo.

È la storia riportata sul Corriere del Mezzogiorno in un articolo a firma di Fabio Postiglione. Il pubblico ministero della procura dei Minori, Francesco Cerullo, ha chiesto al gip di ascoltare la vittima nel corso di un incidente probatorio, così da poter cristallizzare il suo racconto, le immagini e i dettagli di quella domenica dell’orrore, e usare quelle parole nel corso di un processo contro i tre ragazzi.

Secondo quanto scrive Postiglione sul Corriere uno dei ragazzi, un sedicenne di Forcella che nella vita fa il barista, indicato dalla vittima come l’unico con il quale è stata costretta ad un rapporto sessuale completo, è stato sottoposto al tampone salivare per il Dna. Sarà confrontato con residui di liquidi ritrovati sul e nel corpo della quindicenne. La terribile storia risale a domenica 28 maggio 2017.

Allo “scoglione” di Marechiaro, dove ci si arriva a nuoto o con barchette di pescatori, c’erano tantissime persone. Tra loro anche la quindicenne con un gruppo di amici e i tre ragazzi, che si conoscono tra loro sin da bambini e che hanno un amico in comune nel gruppo della ragazza presa di mira. Una parola, una battuta, qualche bibita fredda e poi l’invito a spostarsi per poter ripararsi dalla calura. La quindicenne decide di andarci, perché con lei c’era anche un suo amico, poi sparito nel nulla. Forse era una trappola, ma quello che è successo dopo, lei lo ha raccontato ai medici dell’ospedale quando si è fatta visitare.

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Photo credits: Twitter, Facebook

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