Notte di paura a Napoli: bomba sotto casa di un indagato per Camorra

Quella appena terminata è stata una notte di paura a Napoli: un ordigno rudimentale è stato fatto esplodere poco prima dell’alba di oggi, domenica 3 dicembre 2017, nelle vicinanze di un’abitazione di un uomo indagato per associazione camorristica, nella zona delle cosiddette Case nuove. Lo scoppio dell’ordigno è avvenuto attorno alle cinque del mattino e ha danneggiato un’automobile in sosta lì nelle vicinanze, provocando inoltre il parziale cedimento di un balconcino affacciato sulla strada, al piano rialzato. La deflagrazione ha anche infranto i vetri di numerose abitazioni nelle vicinanze dell’esplosione. Allo stato attuale, non risulta alcuna persona ferita in seguito allo scoppio dell’ordigno rudimentale. Sul luogo dell’esplosione sono intervenuti gli uomini della Polizia di Stato, che stanno indagando su quanto accaduto e per scoprire i responsabili del gesto.

Una forte esplosione ha squarciato il silenzio della notte a Napoli, dove gli abitanti della zona delle cosiddette ‘Case Nuove‘ hanno vissuto ore di paura: poco prima dell’alba di oggi, domenica 3 dicembre 2017, un ordigno rudimentale è stato fatto esplodere in via padre Ludovico da Casoria, nelle vicinanze di un’abitazione di un uomo indagato per associazione camorristica.

Lo scoppio dell’ordigno rudimentale è avvenuto attorno alle cinque del mattino di oggi, domenica 3 dicembre 2017. Secondo quanto riportato dal sito internet del quotidiano campano ‘Il Mattino’, la forte esplosione ha danneggiato un’automobile in sosta e ha provocato anche il parziale cedimento di un balconcino affacciato sulla strada, al piano rialzato. La deflagrazione ha inoltre infranto i vetri di numerose abitazioni nelle vicinanze dell’esplosione.

Allo stato attuale, non risulta alcuna persona ferita in seguito allo scoppio dell’ordigno rudimentale. Sul luogo dell’esplosione sono intervenuti gli uomini della Polizia di Stato, che stanno indagando su quanto accaduto per scoprire i responsabili del gesto.

Photo credits: Twitter

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