Bufera sulla sindaca Raggi. Il Comune di Roma ha pagato 48 mila euro per l’Albero di Natale di piazza Venezia (foto in alto, a confronto con quello di Milano). Tre volte più che nel 2016. E la polemica infuria su “Spelacchio”: così è stata sarcasticamente ribattezzata la pianta sui social dai romani a cui non piace perché sarebbe “tristo”. A Milano, sostengono i detrattori dell’Albero di Piazza Venezia, “l’albero è più bello ed è costato zero euro perché sponsorizzato”.
La notizia è riportata dal sito web Affaritaliani.it, che cita una determina dirigenziale del Comune di Roma. “Servizi di ritiro, trasporto eccezionale posizionamento di n°1 abete di 20/22 metri circa per il Natale 2017 da collocare a Roma – piazza Venezia, comprensivo di rimozione e smaltimento al termine delle festività natalizie”, recita la determina secondo quanto riporta Affaritaliani.it.
SUI SOCIAL PAGINE DI SFOTTO’
L’abete, fatto giungere nella Capitale dalla Val di Fiemme, in Trentino, è diventato il re dei social, con pagine Facebook dedicate e centinaia di post ironici.
LA RABBIA DEGLI ANIMALISTI
Il responsabile centro studi Movimento Animalista, Rinaldo Sidoli commenta: “Uno spreco di denaro pubblico inaccettabile, Spelacchio è costato ai cittadini romani tre volte in più del 2016. L’anno scorso il servizio di trasporto e posizionamento dell’abete venne pagato meno di 15 mila euro“.
IMPIETOSO CONFRONTO CON MILANO
Sui social media, Facebook in particolare, impazzano i commenti ironici per l’evidente squilibrio tra “Vittorio” (il nome scelto dalla società che ha piantumato l’albero di Milano) e “Spelacchio”. Tutti convergono sullo stesso punto: l’albero di piazza Venezia a Roma è decisamente striminzito e spoglio – ecco perché ‘Spelacchio – mentre quello milanese con le sue 100 mila luci e 700 decorazioni fa risplendere tutta piazza Duomo. Come se non bastasse, appare poco lusinghiero per la capitale, e per la sindaca Raggi, di nuovo travolta dalle polemiche, anche un banale confronto, offerto dalla pagine Facebook del blog Romafashifo.it, con gli alberi a Latina e a Bari.
Photo credits: Facebook / blog “Roma fa schifo”