Governo Conte, Paolo Savona potrebbe dimettersi? Ecco perché

Il ministro Paolo Savona (Affari europei) non escluderebbe di dimettersi dal “Governo del Cambiamento” di Giuseppe Conte. Sono le voci che arrivano da Roma e che scrive il Corriere della Sera. Proprio il ministro più temuto in quanto accusato di essere a favore dell’uscita dall’euro, quello che il Capo dello Stato Sergio Mattarella rifiutò di nominare al ministero dell’Economia, sarebbe pronto a fare un passo indietro.

Tuttavia, il diretto interessato, secondo quanto riporta il sito web dell’agenzia di stampa Reuters, smentisce tali voci: “È il sogno del Corriere che me le chiedeva fin dal mio insediamento”, ha ironizzato Savona, interpellato da Reuters circa l’ipotesi avanzata dal quotidiano milanese.

Ma quali ipotetici motivi avrebbe Savona per dimettersi? Perché, sostengono i rumors di Palazzo, giudica la manovra, e ancor di più l’atteggiamento del governo Conte verso Bruxelles, come un rischio troppo alto che si sta facendo correre all’Italia e agli italiani. Con i pericoli di uno scontro aperto con l’Unione europei e tutti i suoi Stati membri, potenzialmente coalizzati contro l’Italia. Per questo, se Savona non riuscisse a correggere anche leggermente la rotta della manovra, potrebbe realmente valutare di farsi da parte. E Salvini, suo primo sponsor, sarebbe stato già avvertito di questa intenzione.

Nei giorni scorsi erano circolate voci che indicavano Savona tutt’altro che felice della manovra, come riporta Affaritaliani.it.Non si può più andare avanti così, non ha senso. E la manovra com’è non va più bene: è da riscrivere“. Questo il giudizio che, secondo quanto aveva riportato il Corriere della sera in un retroscena, il ministro degli Affari europei avrebbe espresso riservatamente sul governo, a margine dell’ultimo Consiglio dei ministri.

L’affermazione di Savona “parte da un convincimento”, dice il quotidiano, “è la previsione di come andrà a finire” l’estremo tentativo di mediazione di Conte con Juncker. E in politica come nello sport squadra (e tattica) che perde si cambia. Un esecutivo dove ormai i ministri sembrano posizionarsi in vista di nuovi equilibri. E se il titolare dell’Economia, Giovanni Tria, come raccontano fonti accreditate, sfruttando il buon rapporto stretto con Salvini pensa di avere un ruolo importante anche in futuro, Savona appare disilluso. “Così non reggeremo a lungo”, avrebbe detto il ministro.

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