L’esperto in esclsuiva: “A cosa serve abbattere JJ4? C’è una proposta da seguire”

Luciano Sammarone, direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo e Molise, sul futuro dell’Orsa: “Sono stati commessi degli errori, ma perchè abbatterla?”

Il futuro di JJ4, l’orsa catturata dopo l’uccisione del runner Andrea Papi, resta in bilico. Dopo la cattura si sta scatenando una battaglia politica ed istituzionale sulla sua situazione. Gli animalisti sono scesi in piazza, ma la stessa famiglia del runner ucciso, ha preso una posizione molto forte: “La vita dell’orsa JJ4 non ci restituirà nostro figlio. Troppo comodo cercare di chiudere questa tragedia eliminando un animale, a cui non può essere imputata la volontà di uccidere. Non ci interessano i trofei della politica: noi pretendiamo che ad Andrea venga restituita dignità e riconosciuta giustizia”, ha dichiarato il padre di Andrea.

“Quello che è successo in quei maledetti minuti che sono costati la vita ad Andrea Papi non lo sa nessuno. Nessuno era presente, possiamo solo provare ad ipotizzare qualcosa – dichiara in esclusiva a Velvetnews.it Luciano Sammarone, Direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molisenon sappiamo se c’erano i cuccioli di JJ4 vicino, se erano a due o tre metri, se Andrea Papi è andato a sbattere contro di lei. Noi stiamo interpretando dei fatti a cui nessuno ha assistito. Una cosa è certa: quando è stata catturata l’orsa, aveva i suoi cuccioli vicino. Quindi è presumibile che si sia sentita minacciata. Ma si tratta di sensazioni, ipotesi. Niente di scientificamente provabile”. 

Non si hanno certezze, nè sul suo comportamento, nè su cosa ha scatenato la sua reazione?
“A mio modo di vedere le due aggressioni che l’hanno vista protagonista, sono frutto di eventi fortuiti. Non si è trattata di una ricerca di un’aggressione, ma semplicemente il frutto di due incidenti”.

JJ4
La cattura di JJ4 – Velvetnews.it –

I cuccioli che erano con lei, ce la faranno a sopravvivere senza la mamma?
“I cuccioli dovrebbero avere almeno un anno e quattro mesi. In natura fino a quando la mamma non li lascia liberi, hanno l’occasione di imparare e di avere a disposizione tutto il necessario per crescere. E’ chiaro che se fossero stati cuccioli di pochi mesi erano praticamente condannati a morte. Avendo già superato l’anno di età, hanno buone possibilità di farcela. Diciamo che, in una situazione normale, si sarebbero staccati dalla madre nel giro di qualche settimana”.

Cosa succederà invece a JJ4?
“JJ4 andava rimossa. Già mi ero esposto tempo fa. Qualcuno poi mi ha messo in bocca cose che non ho mai detto e che non penso: ovvero che mi sarei augurato il suo abbattimento. JJ4 è un’orsa che in base al protocollo è stata responsabile di due aggressioni e quindi va rimossa. Ma non deve essere uccisa. Le va trovata una giusta collocazione”.

Quale potrebbe essere?
“C’è una proposta della Lav di prendere quest’orsa a proprie spese e portarla fuori dall’Italia. Mi sembra una scelta assolutamente percorribile. Perchè deve essere uccisa? Le aggressioni sono state frutto di due incidenti. Se poi Fugatti ha solo l’obiettivo di ucciderla, questo è un altro paio di maniche. Il problema, però, è più generale”

Quale?
“Tutti questi fatti stanno mettendo in discussione un progetto che è stato invece intelligente ed illuminato: l’introduzione dell’orso nelle alpi centro orientali. L’incidente ha dimostrato che sono stati fatti degli errori: nella mancata comunicazione alle persone, nel mancato allontanamento di JJ4 dopo la prima aggressione. Tutti errori che si sommano. Se si continuano a commettere, poi si perde l’utilità del progetto e si insinua nella testa della gente il pensiero che è meglio fare a meno degli orsi. Che è sbagliato. Il progetto non era fatto male, ma andava seguito. Purtroppo si è pensato solo ad uno scoop promozionale del territorio e non all’aspetto naturalistico e ambientale. Va ricondotto tutto ad un tavolo di lavoro con tecnici specializzati, che conoscono i territori e gli orsi e che ripristino le regole. Le gestione non deve essere lasciata in mano alla politica.

Impostazioni privacy