Renzi difende Elly Schlein: “Anche io attaccato per Vanity. La fuga dal Pd non dipende dall’armocromista”

Non si placano le polemiche sulla segretaria del Pd Elly Schlein, dopo l’intervista rilasciata a Vogue Italia, nella quale ha dichiarato di rivolgersi a una personal shopper e armocromista per curare il look. 

C’è chi la accusa di aver parlato di temi leggeri proprio in occasione del 25 aprile, giorno di uscita dell’intervista firmata da Federico Chiara. Chi le rimprovera per gli scatti fotografici (di Enrico Brunetti in collaborazione con Dorothea Orsini, Fulvia Tellone, Simone Belli Agency e con la post produzione di Big Sky Studios). C’è anche chi la contesta di aver scelto proprio una rivista di moda per parlare il giorno della Festa della Liberazione.

E chi ha preso in giro Elly Schlein perché si rivolge a un’armocromista: “Le mie scelte di abbigliamento dipendono sicuramente dalla situazione in cui mi trovo. A volte sono anticonvenzionale, altre volte più formale. In generale dico sì ai colori e ai consigli di un’armocromista, Enrica Chicchio”. 

La dichiarazione ha fatto il giro del web, giornali e tv e da molti è stata vista come un elemento di contraddizione nel racconto dell’immagine della segretaria dem.

Parla la consulente di Elly Schlein

Elly non ha un look da centro sociale”, ha dichiarato proprio Enrica Chiocchio a La Repubblica. “Abbiamo sostituito l’eskimo con un trench di taglio sartoriale. Ma sarebbe controproducente snaturarla nel look rispetto a quello a cui siamo abituati”. 

Enrica Chiocchio vive a Bologna ed è un’amica di Elly Schlein. Le sue consulenze sull’analisi dei colori in base al tono di pelle costano 140 euro online.

Renzi la difende: “Fui attaccato per lo stesso motivo”

 

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Una decina d’anni fa fui attaccato per lo stesso motivo. Ovviamente quelli che dentro il PD allora mi accusarono di personalismo oggi plaudono alla svolta giovanile della segretaria. Ma questa è un’altra storia“, scrive su Instagram il leader di Italia Viva Matteo Renzi, a corredo della copertina di Vanity Fair per cui posò.

Il punto per me è un altro. Trovo assurdo attaccare Schlein per la sua personal shopper o la sua armocromista. Sarò vecchia maniera ma non mi interessa sapere quanto prende la sua consulente di immagine o chi la paga. A me interessa la politica. Le differenze con la Schlein non sono sul trench ma sull’utero in affitto, sul termovalorizzatore e sul nucleare, sul concetto di lavoro e sulle tasse, sui sussidi, sul merito nella scuola, sull’Ucraina e sull’esercito europeo, sulla giustizia e sul garantismo. Su questi temi non c’è nessun consulente di immagine che possa aiutarti: contano le idee”. 

“La fuga dal Pd nasce dalla mancanza di chiarezza sui contenuti”

E torna sulla fuga dal Pd: “La fuga dal PD non nasce dalle interviste a Vogue ma dalla mancanza di chiarezza sui contenuti. Noi forse non azzecchiamo sempre i colori e talvolta veniamo spettinati in foto. Ma abbiamo le idee chiare sulla politica. E siamo pronti a confrontarci a viso aperto con tutti”. 

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