L’allarme del Garante per l’infanzia: “Servono misure contro la pedopornografia”

Nel giorno in cui si celebra la Giornata mondiale contro la pedofilia, l’Autorità Garante per l’infanzia lancia l’allarme: “I giovani sono in pericolo”

Proteggere i bambini dai pericoli della rete, combattere la pedopornografia e stabilire nuove e più stringenti regole. Nel giorno in cui si celebra la Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti, invita a riflettere sui crimini che ogni anno vengono perpetrati ai danni dei giovani, che sulla rete non riescono ad avere protezione.

Proprio ieri sono stati effettuati due arresti in Puglia, all’interno di un’operazione che ha portato ad oscurare 21 siti internet. “Giornate come quella di oggi richiamano tutti a una comune responsabilità: quella di individuare misure e iniziative efficaci per prevenire e contrastare la pedofilia e la pedopornografia. Si tratta di crimini odiosi e complessi che calpestano, più di altri, i diritti di bambini e adolescenti e che producono conseguenze drammatiche, non solo nell’immediato ma anche nel futuro con effetti sulla salute mentale delle vittime”, ha dichiarato Carla Garlatti

La Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia si svolge ogni anno il 5 maggio da quando fu istituita con la legge 41 del 2009. “La violenza, purtroppo, avviene in diversi ambienti: tra le mura domestiche, a scuola e nei luoghi in cui i ragazzi si riuniscono o svolgono attività”, prosegue Garlatti. “È essenziale che ciascuno presti attenzione ai segnali di un possibile abuso. Non è sempre facile riconoscerli: per questo serve formazione e sensibilizzazione. Allo stesso modo occorre verificare affinché chi sta a diretto contatto con i bambini e ragazzi non abbia precedenti per violenza sessuale nei confronti dei minorenni”.

I nuovi pericoli per i ragazzi

Carla Garlatti con il Ministro Nordio – velvetnews.it

I pericoli sono sempre più evidenti per i giovani: “Ci sono poi ‘nuovi luoghi’, come l’ambiente digitale, nei quali il continuo e repentino cambiamento tecnologico rende più difficile intercettare e contrastare i pericoli. Occorre quindi formare una cultura del digitale che attraverso maggiori competenze di minorenni e famiglie argini preventivamente i rischi di un mondo che cambia, anche in virtù delle nuove opportunità offerte dall’intelligenza artificiale”.

Fondamentale l’opera di prevenzione. “La vera sfida è dunque la prevenzione, da realizzare innanzitutto sul piano culturale ed educativo. Come Autorità garante abbiamo avviato in questi anni iniziative di formazione e di sensibilizzazione con le forze di polizia e i tecnici sportivi e siamo aperti a promuoverne di analoghe con altre categorie di professionisti e operatori. Allo stesso tempo voglio richiamare l’attenzione sull’importanza dei dati, essenziali per valutare l’efficacia degli interventi messi in atto. Come Autorità garante abbiamo promosso una ricerca sul maltrattamento all’infanzia, della quale a breve partirà una nuova edizione, e contribuiamo ai lavori dell’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile nel cui ambito sarà di enorme importanza l’implementazione della banca dati”.

 

 

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