Emilia Romagna: von der Leyen nelle zone alluvionate

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è arrivata in Emilia Romagna.

“È straziante vedere la devastazione causata dalle alluvioni nella bellissima regione dell’Emilia Romagna. Sono venuta qui per dirvi che l’Europa è in lutto con voi. E che siamo al vostro fianco. È stato attivato il meccanismo protezione civile, alcuni stati membri hanno già offerto aiuto, sono arrivate pompe idrovore da Slovacchia e Belgio, molte persone sono venute qua per farle funzionare. È un ottimo esempio di solidarietà europea. E sono rimasta colpita dalle centinaia di volontari, quelli che chiamate gli angeli del fango. È stato molto bello da vedere”, ha dichiarato von der Leyen.

“Può essere utilizzato il fondo di coesione. Se guardiamo al piano Next generation Ue ci sono 6 miliardi per la prevenzione, c’è un approccio strutturale e tutte queste e altre risorse a cui possiamo attingere”.

Visiterà Cesena accompagnata dal presidente della Regione Stefano Bonaccini. La seconda tappa avrà inizio dopo la conclusione della conferenza stampa di Giorgia Meloni all’aeroporto di Bologna intorno alle 16.30, al termine del sorvolo in elicottero sull’Emilia Romagna.

Alle ore 18 di oggi la presidente del Consiglio sarà in volo a Roma per una nuova riunione del Consiglio dei ministri, per gli interventi a sostegno delle zone alluvionate.

Bonaccini: “Attivare il fondo di solidarietà”

Emilia Romagna, von Der Leyen sorvolerà le zone alluvionate
Emilia Romagna, von Der Leyen sorvolerà le zone alluvionate (Ansa Foto) – velvetnews.it

A Forrest, su Rai Uno, Bonaccini ha dichiarato: “Oggi vengono Meloni e von der Leyen, le ringrazio entrambe è un appuntamento molto importante e sorvoleremo le zone alluvionate. Dovremo attivare il Fondo di solidarietà europeo perché ogni boccata di ossigeno è molto utile”.

L’Ue sostiene l’Italia nel fronteggiare questo disastro naturale. Il meccanismo europeo di protezione civile è già stato attivato e diversi Paesi stanno offrendo il loro sostegno sul campo. Inoltre, il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze è in costante contatto con le autorità italiane”. Così il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis. “Dal punto di vista finanziario, abbiamo un’area dedicata ai soccorsi post-catastrofe”. Inoltre, aggiunge, “c’è il Fondo europeo di solidarietà che può fornire aiuto all’Italia se ne fa richiesta e ci sono ingenti fondi disponibili per l’adattamento dei Paesi al cambiamento climatico e per la riduzione dei rischi geologici nell’ambito della politica di coesione e del Pnrr”.

Il Parlamento europeo è vicino agli  italiani e vedere così tanta solidarietà verso chi ha perso tutto riafferma la grandezza del vostro Paese”. Sono le parole della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.

Tonnellate di rifiuti per strada

Un’altra conseguenza dell’alluvione è una grande quantità di rifiuti trascinata dall’acqua. Hera, l’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti, stima di raccoglierne oltre 100mila tonnellate, una quantità che di solito viene raccolta in dieci mesi.

Vengono da negozi, case e capannoni invasi di acqua e la procedura, in accordo con la Protezione civile, prevede che vangano lasciati lungo le strade, in attesa che i mezzi di raccolta abbiano l’autorizzazione per caricarli e portarli in depositi temporanei. Da lì poi, finiranno in centri di smaltimento o in inceneritori.

Il rischio igienico-sanitario

Intanto aumenta il rischio igienico-sanitario per le popolazioni colpite dall’alluvione. “c’è una cosa da fare ora: evitare di esporre la cute  al contatto con l’acqua, perché dobbiamo presumere che sia sporca,  contaminata. Ma attenzione: non è un allarme sanitario”. Lo spiega Raffaella Angelini, direttrice del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl Romagna in un’intervista al Quotidiano nazionale.

Non abbiamo avuto casi di malattia e speriamo di non arrivarci. Siamo in  una fase di pre-allerta”, aggiunge. Vanno adottate “precauzioni di  carattere igienico-sanitario”.

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