Referendum Trivelle, inizia il conto alla rovescia. Per Renzi tutto una bufala

Domenica 17 aprile, si apriranno i seggi per il Referendum sulle trivelle. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi da sempre contrario alla votazione spinge gli italiani a disertare le urne.

Ogni scelta è legittima. Come ha magistralmente spiegato Giorgio Napolitano in una intervista a Repubblica, se un referendum prevede il quorum la posizione di chi si astiene è costituzionalmente legittima al pari delle altre. Nel caso di un referendum con quorum sostenere le ragioni di chi non vuole andare a votare ha la stessa identica dignità di chi dice sì o no“. Queste le parole del premier Matteo Renzi, riguardo il Referendum di domenica prossima (LEGGI QUI DI COSA SI TRATTA).

Il Presidente del Consiglio è sempre stato chiaro sull’argomento: l’Italia è uno dei primi paesi d’Europa a utilizzare le risorse energetiche alternative e per il momento non può fare a meno del petrolio. Senza le piattaforme petrolifere il paese sarebbe costretto a comprare il gas da altri, sprecando le risorse già esistenti. Inoltre il Renzi si esprime su un altro Referendum, quello di ottobre sulla riforma costituzionale (LEGGI QUI DI COSA SI TRATTA)

Quanto ai comitati per il prossimo ottobre, ci saranno diversi modi per partecipare. Intanto sarà formato un Comitato Nazionale guidato da personalità e da studiosi che nel corso della campagna avranno la responsabilità di illustrare i temi di merito e le ragioni della riforma. Poi ci sarà la possibilità per almeno dieci cittadini di riunirsi assieme e di fare un comitato spontaneo sia su base territoriale che sui luoghi di lavoro o nelle realtà culturali: grande occasione per avvicinarsi“. Lo scrive Matteo Renzi nella Enews. Questo quanto scrive nella sua newsletter Enews.

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