Referendum Trivelle, inizia la corsa verso il quorum

Sono stati aperti questa mattina alle 7 i seggi elettorali per consentire la consultazione sul referendum abrogativo, sulla durata delle trivellazioni in mare. Si potrà andare a votare fino alle 23.

La corsa verso il quorum è iniziata questa mattina alle 7. Oggi si vota per il referendum popolare abrogativo sulle trivellazioni in mare. Voluto da nove regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Veneto) che temono per conseguenze sull’ambiente e sul turismo, il quesito chiede di scegliere se abrogare la norma, introdotta con l’ultima legge di Stabilità, che consente alle società petrolifere di cercare ed estrarre gas e petrolio, entro le 12 miglia marine dalla costa, senza limiti di tempo alla durata delle concessioni, cioè sino all’esaurimento del giacimento. Sebbene le società petrolifere non possano più ottenere nuove concessioni per estrarre in mare entro le 12 miglia, le ricerche e le attività petrolifere già in corso – secondo una norma approvata lo scorso dicembre – non hanno scadenza certa.

IL QUESITO

Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2016), limitatamente alle seguenti parole: per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale?”. Se si risponde SI si vuole far terminare la concessione. Se invece si risponde NO si vuole far continuare la durata delle concessioni.

Contrari al Referendum Matteo Renzi, l’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che considerano la votazione inutile per il paese. Il presidente del Consiglio trova inefficace il referendum in quanto l’Italia non può ancora fare a meno del petrolio che rimane una risorsa fondamentale. Sull’altro fronte si schierano agli ambientalisti, convinti che il paese deve investire sulle risorse rinnovabili.

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