Caso Noventa, l’intercettazione che incastra Debora Sorgato: “Il cadavere è lontano”

Le intercettazioni in cui si parla del corpo e di soldi, incastrano Debora Sorgato per l’omicidio Noventa. Debora ignorava che i colloqui fossero registrati.

Il settimanale Giallo porta incredibili novità sul caso di Isabella Noventa, la segretaria di 55 anni scomparsa e per il cui omicidio, nonostante il corpo non sia mai stato trovato, sono stati indagati l’ex fidanzato Freddy Sorgato, la sorella Debora e l’amante Manuela Cacco. Grazie alle intercettazioni in carcere disposte dalla Squadra Mobile di Padova, potrebbero esserci importanti sviluppi sul ritrovamento della vittima.

Debora Sorgato, in colloquio con la madre che le chiedeva del corpo, evitava di rispondere verbalmente (certa della presenza dei microfoni) e indicava chiaramente un luogo “lontano”, lasciando quindi intendere di sapere dove sia stato nascosto. Eppure agli inquirenti aveva sempre negato qualsiasi coinvolgimento sia nel delitto sia nell’occultamento del corpo. Secondo la sua versione era completamente estranea ai fatti.

Debora non risponde mai con le parole, ma prima di gesticolare, afferma decisa: «Tu guardami solo… Tu devi solo guardarmi». Inoltre, in una telefonata con la figlia, già detenuta, la signora Dolores si mostrava preoccupata in previsione delle spese legali che la sua famiglia dovrà affrontare per difendere Debora e Freddy. Dice testualmente Dolores Rossi: «Eh si arrangia lui perché cara, ci vogliono soldi, eh!». Da parte sua, Debora la rassicura, ma facendo ciò si lascia scappare di bocca una frase che non sfugge all’ispettore Donato Tietto, che coordina la sezione omicidi della squadra mobile di Padova. Dice Debora al telefono: «Lo so. Sì, lo so, ho già parlato (con l’avvocato) anche di questo…Che se si riesce… ci sono insomma…ecco!». Debora lascia intendere, dunque, che i soldi sono al sicuro in un luogo segreto, bisogna solo andarli a recuperare per il bene di tutti. Come proseguiranno le indagini?

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Photo Credits: Facebook

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