Cogne, 15 anni fa il delitto. L’Italia sotto shock [VIDEO]

Il piccolo Samuele fu ucciso con un’arma mai ritrovata il 30 gennaio 2002. La madre, Annamaria Franzoni, condannata a 16 anni, si è sempre detta innocente

Ricorre oggi 30 gennaio il 15° anniversario del delitto di Cogne, uno dei casi di cronaca nera più dibattuti e controversi della recente storia d’Italia. Il 30 gennaio del 2002 alle 8.30 del mattino Annamaria Franzoni, di Cogne, in Val d’Aosta, telefonò al 118 dicendo che suo figlio stava vomitando sangue. I medici arrivarono e trovarono il bambino, Samuele Lorenzi, 3 anni, con numerose ferite alla testa e alle mani; meno di due ore più tardi il bimbo era deceduto. Sei anni dopo Annamaria Franzoni, fu condannata in via definitiva per omicidio a 16 anni di carcere. Secondo la sentenza aveva ucciso suo figlio colpendolo alla testa per 17 volte con un oggetto, che non è mai stato identificato né ritrovato.

Franzoni ha sempre sostenuto di essere innocente (come mostra il video tratto da YouTube di una delle varie interviste concesse nel corso del tempo dalla mamma di Samuele); nella sua difesa è sempre stata appoggiata dalla famiglia e da suo marito, Stefano Lorenzi. La tesi della difesa era che a uccidere Samuele fosse stato un estraneo, entrato in casa negli otto minuti che Franzoni impiegò per accompagnare il figlio più grande fino allo scuolabus. Ma gli investigatori non hanno mai trovato tracce della presenza di altre persone all’interno dell’abitazione. Nel corso degli anni il caso del piccolo Samuele è stato dibattuto molte volte sui media, ha spaccato l’opinione pubblica, e in televisione resta celebre la puntata di Porta a Porta, condotta da Bruno Vespa che mostrò un plastico con la ricostruzione della villetta di Cogne. Dopo la conferma della condanna a 16 anni da parte della Corte di Cassazione, nel 2016, a seguito di sei anni di reclusione, Franzoni ha ricevuto gli arresti domiciliari. Sta scontando la pena nella sua abitazione in provincia di Bologna.

Photo credits: Twitter; video credits: YouTube

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