Hiv: il processo a Valentino Talluto, “untore”, che contagiò tantissime donne

Al via a Roma il processo a Valentino Talluto, sieropositivo accusato di aver contagiato decine di partner tramite rapporti sessuali non protetti.

Si è aperto il processo a Valentino Talluto, l’untore sieropositivo che verrà giudicato nell’aula bunker di Rebibbia per aver contagiato tantissime partner. L’uomo deve rispondere dei reati di epidemia dolosa legata all’Hiv (si tratta del primo caso in Italia) e lesioni gravissime. Sarebbero 18 le ex compagne che si sono costituite parte civile nel procedimento. Una di loro ha anche lanciato un appello: “Il sesso va fatto consapevolmente. Bisogna proteggersi e proteggere, non basta guardarsi in faccia. L’hiv non ce l’hai negli occhi”.

L’uomo, chiamato semplicemente, “Il Valentino”, era stato denunciato da un servizio de Le Iene che avevano intervistato una sua ex fidanzata. Talluto, originario di Acilia, nella periferia di Roma, era stato arrestato nel novembre del 2015 con l’accusa di aver infettato una trentina di partner, molte delle quali conosciute su Internet. L’uomo è sieropositivo dal 2006, ma non aveva mai comunicato a nessuna questo particolare. Forse anche per questo i giudici hanno deciso di tenere un processo a porte aperte.

In aula anche la sua celebre ex fidanzata: “Nessuno può né deve decidere delle vite altrui – ha detto a LaPresse – Valentino andava fermato per evitare che altre decine di donne potessero ritrovarsi a fare i conti con l’hiv, come succede oggi a me”. “Non è stato facile decidere di andare fino in fondo” ha ammesso la donna, che ha aggiunto: “Ho una famiglia solidissima alle spalle e amici che mi seguono in tutti gli step di questa lunga vicenda”. Dal primo momento in cui ha saputo di essere sieropositiva, infatti, i suoi cari non l’hanno lasciata un momento. Ora lei come molte altre, dal tribunale dovranno affrontare l’uomo che l’ha ingannate e deliberatamente contagiate.

Photo Credits: Facebook

 

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