Genova, agguato fuori dal bar: uomo gambizzato con un colpo di pistola

Agguato a Cornigliano, un quartiere di Genova, davanti un bar nella serata del 6 marzo. Un 25enne di origini senegalesi è stato ferito con diversi colpi di pistola.

Paura nella serata del 6 marzo davanti al bar Mario di via Vetrano, a Cornigliano, dove un giovane di origine senegalese di 25 anni è stato gambizzato a colpi di pistola. Stando alle prime ricostruzioni, tutto sarebbe successo intorno alle 20 all’esterno del bar. Tre uomini albanesi hanno accerchiato il ragazzo, Amadou Diop, che si trovava davanti all’ingresso del bar e hanno sparato diversi colpi di pistola, due dei quali lo avrebbero raggiunto alla gamba sinistra.

Amadou Diop è un pusher di piccolo cabotaggio ed è conosciuto negli uffici del commisariato di Cornigliano per precedenti per droga. Seconodo le prime testimonianze raccolte dalla squadra mobile il giovane, in serata, sarebbe stato visto da alcuni testimoni discutere animatamente con alcuni uomini di origini albanesi pochi minuti prima di essere gambizzato. Una lite probabilmente seguita dall’agguato una volta fuori dal bar. L’episodio ha creato molta apprensione tra i residenti della zona che ora temono una “vendetta”. Dietro al ferimento, infatti, potrebbe esserci anche un regolamento di conti per il controllo della piazza dello spaccio. L’altra ipotesi al vaglio degli inquirenti è quella di un “banale” litigio nel quale, il ferito e i tre albanesi, hanno iniziato a discutere durante una partita alle slot machine e forse, all’origine del diverbio, potrebbe esserci stata solo una battuta di troppo.

Il giovane è stato soccorso dal personale del 118 che hanno provveduto sul posto a bloccare l’emorragia e poi lo hanno trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Villa Scassi. Diop è stato colpito a un ginocchio e subito dopo ha perso i sensi. Sul posto sono stati rinvenuti 4 bossoli. Le condizioni del ferito una volta arrivato in ospedale si sono stabilizzate. Gli agenti della Mobile stanno aspettando che le sue condizioni migliorino per ascoltare la sua versione dei fatti. Al momento l’ipotesi più probabile è che si sia trattato di un gesto intimidatorio o di un regolamento di conti.

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