Strage di ragazzi sul pullman ungherese: indagati vertici Autostrada A4. Ecco perché

La procura di Verona contesta a due responsabili della gestione e della manutenzione dell’autostrada Brescia-Padova l’omicidio colposo plurimo, in relazione al tragico schianto del pullman di studenti ungheresi lo scorso 20 gennaio. I morti furono 17

Due dirigenti dell’Autostrada A4 Brescia-Padova sono sotto inchiesta. Secondo i magistrati della procura di Verona hanno delle responsabilità, sia pure indirette, per il tragico schianto del pullman ungherese che la notte del 20 gennaio scorso è costato la vita a 17 persone, tra i quali 16 studenti tra i 14 e i 18 anni. Una delle vittime è deceduta dopo settimane di agonia in Ungheria. La comitiva stava rientrando nel Paese magiaro dopo una gita scolastica trascorsa sulla neve in Francia. Il responsabile dell’Area esercizio autostradale della Brescia-Padova e il responsabile della manutenzione del tratto sono stati iscritti sul registro degli indagati: l’ipotesi di accusa della procura scaligera è omicidio colposo plurimo.

Secondo l’avvocato Fabio Pinelli, il legale che assiste i due dirigenti, come riferiscono i quotidiani locali, si tratta di un atto dovuto per consentire alla magistratura di avere accesso a tutta la documentazione che riguarda il guard-rail dove è andato a schiantarsi il bus, che poi ha finito la sua corsa contro un pilone del cavalcavia nei pressi del casello di Verona est, sulla carreggiata in direzione Venezia. L’autista del pullman, ancora ricoverato nell’ospedale di Budapest, è accusato di omicidio stradale plurimo. Per il legale che assiste i due dirigenti della società autostradale tutte le verifiche e i sopralluoghi hanno confermato che il guard-rail è a norma.

Ma come è potuta succede una tragedia del genere? È “l’errore umano” che gli inquirenti indicano come causa principale dell’inferno scoppiato a Verona Est: “Non ci risultano guasti al pullman”, aveva dichiarato lo scorso 26 gennaio, pochi giorni dopo la tragedia a Diretta Verona, la trasmissione di TeleArena, il comandante della Polstrada scaligera Girolamo Lacquaniti. “E le testimonianze di problemi a una gomma non sono attendibili – aveva aggiunto -. Per errore umano intendiamo tutto, dal malore al colpo di sonno, appunto. La mancanza sull’asfalto di segni di frenata o di sterzata è la prova che chi era al volante di quel bus non ha avuto alcuna capacità reattiva. Purtroppo”.

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