Giallo a Monopoli: muore cadendo da scogliera. Rapina, lite o ‘bravata’?

‘Giallo’ a Monopoli, dove un pensionato di 77 anni è morto cadendo da una scogliera. Stando alle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza e al racconto di un uomo che si trovava con la vittima al momento della caduta, in stato di choc dopo essere stato spinto anche lui in acqua, i due anziani sarebbero stati seguiti e poi aggrediti da due ragazzini che avevano incontrato in un bar della città. Il motivo del gesto è ancora in fase di accertamento. In un primo momento, era emersa la pista della rapina, ma al momento le ipotesi più probabili sono quelle di una lite o di uno scherzo finito in tragedia.

AGGIORNAMENTO ORE 20:16 – +++ Sono stati fermati con l’accusa di omicidio volontario a scopo di rapina due minorenni, di 17 e 15 anni +++. Sarebbero loro ad avere spinto in mare dalla scogliera i due anziani, provocando la morte del 77enne Giuseppe Dibello. I fermi sono stati disposti dalla Procura presso il Tribunale per i minorenni di Bari ed eseguiti dai carabinieri. I due ragazzi sono attualmente detenuti nell’istituto minorile Fornelli di Bari. Lo riporta RaiNews.it

Rapina, lite o ‘bravata’. Sono queste le ipotesi al vaglio degli investigatori che indagano sulla morte di un pensionato di 77 anni, caduto da una scogliera in località Cala Verdegiglio, lungo la costa di Monopoli, attorno alle 16 di martedì 2 maggio. Le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza hanno confermato il racconto di un uomo che si trovava con la vittima al momento della caduta, in stato di choc dopo essere stato spinto anche lui in acqua, secondo cui a spingerli in acqua sarebbero stati due ragazzini incontrati poco prima in un bar della città. Il motivo del gesto è ancora in fase di accertamento.

In un primo momento, la pista più ‘calda’ era apparsa quella della rapina, dal momento che la vittima era stata aggredita dopo aver prelevato la propria pensione. Nella sua tasca, però, sono stati rinvenuti tutti i soldi. Secondo quanto si legge su ‘Corriere.it’, gli inquirenti ritengono invece ora più probabile la pista dello scherzo finito in tragedia e non quella della rapina.

Le indagini per risalire alle cause dell’aggressione e all’identità degli aggressori sono andate avanti per tutta la notte: gli inquirenti hanno ascoltato diverse persone che potrebbero aver fornito informazioni utili a ricostruire quanto accaduto. Tra le persone sentite, vi sono anche due minorenni. Al momento, si ipotizza il reato di omicidio preterintenzionale, attualmente a carico di ignoti.

Photo credits: Twitter

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