Omicidio Marta Russo, i misteri del “delitto della Sapienza” rimasti irrisolti

Dopo 20 anni dalla morte di Marta Russo, la studentessa uccisa con un colpa di pistola all’università La Sapienza di Roma, si torna a parlare del suo caso. Molti i misteri rimasti irrisolti.

Erano le 11:42 del 9 maggio del 1997 quando Marta Russo, studentessa 22enne di giurisprudenza, viene colpita alla nuca da un proiettile calibro 22. Stava passeggiando con la sua amica Jolanda Ricci, in un vialetto dell’università La Sapienza di Roma. Dopo quattro lunghi giorni di coma all’ospedale Policlinico Umberto I, i genitori decisero di staccare la spina e di permettere ai medici di effettuare l’espianto degli organi, seguendo così il desiderio di Marta. Ma chi ha sparato alla giovane? Molti i dubbi, nonostante siano ormai passati 20 anni dalla morte della ragazza. La giustizia ha condannato per omicidio colposo aggravato a 5 anni e 4 mesi Giovanni Scattone, all’epoca dei fatti dottorando di Filosofia del Diritto. Per la morte di Marta venne inoltre condannato per favoreggiamento all’omicidio Salvatore Ferraro, con una pena di 4 anni e 2 mesi. Nonostante la giustizia abbia individuato “i colpevoli”, l’arma del delitto non fu mai trovata e il movente non fu mai chiaro. Cosa si cela realmente dietro la morte della ragazza? Cosa ci faceva una pistola all’interno di un’aula universitaria? Di chi era veramente? Domande alle quali la giustizia non è riuscita a rispondere e che tali rimarranno.

Il Messaggero ha voluto ricordare la morte di Marta Russo intervistando chi, grazie a lei, è viva: la donna che ha nel suo petto il cuore pulsante della giovane studentessa. Domenica Virzì, ha raccontato al quotidiano, come la sua vita dal giorno del trapianto è cambiata totalmente: “Dopo l’operazione, quando mi sono svegliata, mi sono sentita subito bene. Stavo bene e ho avuto un unico desiderio: incontrare i genitori di Marta“. Da allora la Virzì è entrata a pieno titolo nella famiglia Russo, che si batte ancora oggi per far luce sulla morte della figlia.

A vent’anni dalla morte di Marta Russo, la sorella Tiziana ha deciso di scrivere un libro sulla breve vita di Marta. Stando quanto riportato dall’Ansa, l’associazione intitolata alla studentessa ha dichiarato che l’opera, già disponibile come ebook, è solo un preludio a un volume attualmente in fase di scrittura, probabilmente in uscita nei prossimi mesi. Tiziana Russo vuole mostrare un nuovo punto di vista sulla sorella Marta così da restituirle tutta l’umanità che nel corso degli anni le è stata tolta.

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