Sorelle rom arse vive a Roma, Serif torna libero. Ecco perché

Torna libero Serif Seferovic, l’uomo indiziato di essere l’autore del rogo di Centocelle a Roma, nel quale morirono tre sorelle di etnia rom. Lo ha deciso martedì 5 giugno il gip di Torino che ha convalidato il fermo disponendo contestualmente la scarcerazione del ventenne e non accogliendo le richieste di misura cautelare della procura di Roma.

Mancanza dei gravi indizi di colpevolezza che giustifichino la detenzione in carcere. È questo, sostanzialmente, il motivo alla base della decisione del gip Alessandra Daniele, del tribunale di Torino, che ha convalidato il fermo di Serif Seferovic disponendone la scarcerazione. Il giovane lascerà il carcere di Torino appena saranno sbrigate le formalità di rito, riporta il sito web dell’Ansa.

Seferovic era stato fermato il primo giugno scorso a Torino in una operazione congiunta degli uomini della squadra mobile del capoluogo piemontese e di Roma. Su di lui parevano esserci gravi indizi di colpevolezza in relazione al lancio di una bottiglia incendiaria contro il camper dove dormiva l’intera famiglia Halilovic la notte del 10 maggio scorso. Il giovane, difeso dall’avvocato Gianluca Nicolini, nel corso della convalida del fermo si è difeso affermando che quella notte non si trovava in zona Centocelle ma era con l’intera famiglia in una area di parcheggio a Prati Fiscali, periferia est della Capitale.

Nella notte fra il 9 e il 10 maggio scorsi, meno di un mese fa, un rogo spaventoso carbonizzò in pochi istanti un camper in un parcheggio di un centro commerciale nel quartiere centocelle di Roma. All’interno del veicolo dormiva un’intera famiglia rom: tre sorelle, Elisabetta, Francesca e Angelica Halilovic, rispettivamente di 20, 8 e 4 anni, morirono arse vive, mentre il resto della famiglia riuscì miracolosamente e mettersi in salvo. Da subito l’incendio apparve doloso e furono ritrovate tracce di liquido infiammabile. Fu esclusa la pista dell’odio razziale, poiché apparve più accreditata quella di una vendetta fra rom. Poi l’arresto di Seferovic e adesso la sua scarcerazione. Ma le indagini proseguono.

il camper dei rom bruciato a centocelle

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Photo credits: Twitter

 

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