Latina, tragico epilogo dopo 9 ore di trattative: il carabiniere ha ucciso le figliolette e se stesso

Luigi Capasso, il carabiniere che al mattino presto di oggi 28 febbraio aveva sparato alla moglie a Cisterna di Latina, si è suicidato e nell’appartamento sono state trovate morte le due figlie di 8 e 14 anni. I carabinieri hanno fatto irruzione nella casa, dove l’uomo si era barricato per 9 ore con le bambine, dopo che si erano interrotte le trattative da circa un’ora.

L’appuntato dei carabinieri, Luigi Capasso, in servizio a Velletri alcune ore prima aveva sparato con la pistola d’ordinanza alla moglie, Antonietta Gargiulo, di 39 anni, durante una lite avvenuta nel garage e si era poi barricato in casa con le due figlie, di 14 e 8 anni. La coppia era in fase di separazione. La moglie del militare è stata raggiunta da più colpi di pistola, intorno alle 5 di questa mattina, mentre stava uscendo per recarsi al lavoro, alla Findus di Cisterna.

LA MOGLIE: “È STATO LUI…”

La donna è stata trasportata in gravissime condizioni con l’eliambulanza all’ospedale San Camillo di Roma. Secondo quanto si è appreso da fonti sanitarie, avrebbe tre ferite da colpi d’arma da fuoco: alla mandibola, alla scapola e all’addome. “È stato mio marito” ha detto la povera donna ai vicini di casa che l’hanno soccorsa. I vicini hanno poi chiamato l’ambulanza che ha trasferito d’urgenza a Roma Antonietta Gargiulo, in ospedale.

Latina, tragico epilogo dopo 9 ore di trattative: il carabiniere ha ucciso le figliolette e se stesso
Luigi Capasso con la moglie Antonietta e le loro bimbe in una foto dal profilo Fb dell’uomo

LUNGHE TRATTATIVE SENZA ESITO

“Temiamo il peggio ma non abbiamo ancora notizie definitive”, aveva detto il comandante provinciale dei carabinieri di Latina, il colonnello Gabriele Vitagliano, rispondendo alle domande della stampa riguardo alla sorte delle due figlie del carabiniere. “L’uomo sta parlando con dei nostri negoziatori professionisti – aveva spiegato il comandante a metà mattina per descrivere la situazione in corso altamente drammatica -. È in stato di forte agitazione e non ragiona in modo limpido: è solo con le bambine. Sono arrivate persone che lo conoscevano per aiutare i nostri negoziatori a fornire informazioni utili per parlare con lui. Stiamo lavorando”. Per precauzione era stato staccato il gas a tutta la palazzina dove si trova l’appartamento.

I POST SU FACEBOOK

“Sono una donna che ama i suoi figli”. Così si è definita su Facebook Antonietta Gargiulo. La signora e suo marito si stavano separando. Il 26 febbraio 2016 la 39enne aveva cambiato il suo status e aveva scritto: “Inizio di una relazione complicata con me stessa“. “Sono le tue splendide figlie, lasciale andare e consegnati ai colleghi, potrai tranquillamente parlare, fallo, stai sereno” era stato invece uno dei tanti messaggi che su Facebook erano comparsi sul profilo del carabiniere Capasso. “Consegnati – scriveva un altro -. Pagherai per quello che hai fatto, però la vita potrà ancora sorriderti. Fai un gesto di coraggio, lascia le ragazzine e consegnati”. I messaggi erano tutti dello stesso tenore: “Lascia le bimbe. Apri quella porta e lasciale vivere. Te lo chiediamo, pregandoti. Devono vivere. Lasciale subito”. Purtroppo la situazione è a un certo punto precipitata verso l’epilogo più tragico.

Latina, tragico epilogo dopo 9 ore di trattative: il carabiniere ha ucciso le figliolette e se stesso
Il comandante dei carabinieri informa la stampa sulla tragedia di Cisterna di Latina

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