Inter-Lazio, l’undici da sogno formato dai doppi ex

Domani si affronteranno a S.Siro, contendendosi un posto in Champions League: ecco una formazione ideale formata da doppi ex

In un’intervista rilasciata in esclusiva ai nostri microfoni, Cesar Aparecido Rodriguez, doppio ex di Lazio e Inter, ha spiegato perfettamente il legame tra i due club: “L’Inter ha sempre rappresentato una sorta di continuazione per chi fa bene nella Lazio. Molti calciatori che sono esplosi in biancoceleste, poi sono passati a vestire la maglia nerazzurra”. L’elenco è lunghissimo e ci permette, con un pizzico di fantasia, di schierare una formazione stellare, che farebbe invidia a top club europei di oggi.

Nell’ultima sessione di calciomercato Francesco Acerbi ha lasciato la Lazio per trasferirsi all’Inter. Matias Vecino ha fatto il percorso inverso. Due calciatori richiesti con forza dai due tecnici: Inzaghi (anche lui passato dalla capitale, sponda biancoceleste, all’Inter) ha puntato sul suo pupillo (che aveva guidato nella capitale; Sarri ha fatto lo stesso con l’uruguaiano, che conosceva perfettamente avendolo lanciato all’Empoli. Ma nella storia di Inter e Lazio sono numerosi i calciatori ad aver indossato entrambe le maglie. Proviamo a metterli in campo.

La panchina

Per il ruolo di allenatore ricordiamo su tutti tre figure: Roberto Mancini (che con la Lazio ha vinto uno scudetto e numerosi trofei da calciatore, e una Coppa Italia da tecnico, prima di passare all’Inter e vincere uno scudetto), Simone Inzaghi (tre coppe nella Lazio, altrettante nell’Inter, ma con una finale di Coppa Italia ancora da giocare e una semifinale di Champions League) e Gigi Simoni, uno degli allenatori più amati da entrambe le tifoserie, capace di portare in bacheca all’Inter una Coppa Uefa, battendo proprio la Lazio in finale.

La difesa

Nessun dubbio sul portiere: Angelo Peruzzi per distacco si prende la maglia da titolare. Alle sue spalle Marco Ballotta, che dopo aver vinto lo scudetto da protagonista nella Lazio, è stato ceduto al’Inter nell’operazione che ha portato il Cinghialone a Formello, prima di ritornare qualche anno dopo nella capitale per fare il vice Peruzzi. In difesa tre campioni d’Italia e un esterno nato terzino, ma che nel corso della sua carriera ha avanzato la sua posizione. Mario Facco a destra, coppia centrale formata da Sinisa Mihajlovic e Giuseppe Favalli (che ha giocato quasi sempre da terzino, ma all’occorrenza ha anche fatto il centrale, sia nella Lazio che in maglia nerazzurra), mentre sulla fascia sinistra spazio alla progressione di Cesar.

Abbondanza a centrocampo

Veron
Juan Sebastian Veron, doppio ex di Lazio e Inter – Velvetnews.it

La linea mediana è quella più ricca di giocatori, che permetterebbero anche interessanti variabili tattiche. Abbiamo deciso di schierare la nostra squadra con un 4-3-1-2, esaltando la figura del fantasista alle spalle di due attaccanti. Un modulo che penalizza gli esterni di centrocampo e che ci costringe ad escludere sia Conceicao, che Candreva. Il primo ha vinto scudetti e Coppe con la Lazio prima di trasferirsi a Milano. Il secondo è stato capitano dei biancocelesti (con i quali ha vinto una Coppa Italia) prima di trasferirsi in Lombardia. Per la nostra mediana a tre abbiamo bisogno di un regista e due interni di centrocampo. La prima maglia è a beneficio di Mario Frustalupi, vera anima della squadra allenata da Tommaso Maestrelli. Scartato dall’Inter, Frustalupi ha vissuto nella capitale una seconda giovinezza, diventando il fulcro della Lazio del primo scudetto. A contendergli la maglia Mimmo Caso, campione d’Italia con l’Inter nella stagione 79-80 e capitano biancoceleste nell’anno del meno nove. Ai lati del regista centrale si accende il ballottaggio più grande. A contendersi due maglie ci sono infatti elementi del calibro di Simeone, Almeyda, Stankovic, Jugovic e Winter. Fuoriclasse assoluti, interpreti perfetti in una linea mediana che garantirebbe forza, tecnica, agonismo, personalità e temperamento. La scelta ricade su Diego Simeone e Dejan Stankovic. Forse i calciatori con il palmares più ricco di trofei e che con la loro esperienza hanno permesso ad entrambi i club di primeggiare in Italia e in Europa. Il Cholo è stato decisivo nella vittoria dello scudetto. Stankovic ha esordito giovanissimo nella Lazio per poi confermarsi a Milano. Nessun dubbio invece per il ruolo di trequartista. La classe di Juan Sebastian Veron mette tutti d’accordo. Sta a lui regalare fantasia, giocate, gol e assist per le due punte.

Attacco stellare

Vieri
Christian Vieri con le maglie di Inter e Lazio – Velvetnews.it

Impossibile non dare immediatamente una maglia a Christian Vieri. Uno degli attaccanti più forti e prolifici del calcio italiano. Il rammarico dei tifosi laziali è di averlo visto all’opera solo per pochi mesi. Un infortunio in Coppa Italia lo ha costretto a rimanere fermo ai box fino a gennaio. La sua esperienza laziale è quindi limitata, ma ugualmente significativa. Bobo ha formato con il cileno Salas una coppia offensiva da applausi ed ha trascinato la Lazio alla vittoria della Coppa delle Coppe. Lo scudetto non arrivò per un solo punto e sono molti a pensare che senza il suo infortunio iniziale le cose sarebbero andate diversamente. Neanche Crespo ha vinto il titolo con la Lazio, ma ha sfoggiato con orgoglio la maglia biancoceleste con il tricolore sul petto. Arrivato l’estate del 2000, nella sua esperienza laziale ha portato a casa la classifica dei capocannonieri. Per vincere il tricolore è dovuto andare a Milano, sponda nerazzurra. Sotto la guida di Mancini ha vinto tre scudetti. Alle loro spalle Ruben Sosa, idolo indiscusso dei tifosi biancocelesti all’inizio degli anni novanta e vincitore, a Milano, di una Coppa Uefa.

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