Nichi Vendola è padre ma non per l’Italia

Nichi Vendola diventa padre grazie alla pratica dell’utero in affitto, per mezzo di una donna canadese che ha portato per nove mesi in grembo, il bambino di Vendola e del suo compagno Eddy Testa.

Nel tardo pomeriggio di Sabato 27 febbraio 2016, in una clinica californiana, per mezzo della pratica “dell’utero in affitto“, è nato Tobia Antonio, figlio dell’ex governatore della Puglia Nichi Vendola e del suo compagno trentottenne, l’italo-canadese Eddy Testa,padre biologico del bambino. La notizia che ha fatto prima il giro della rete e poi dei quotidiani, ha da subito scatenato la reazione di partiti politici e movimenti, generando non poche polemiche a cui Vendola preferisce non rispondere e soprattutto non darci peso.

Il piccolo Tobia Antonio, avrà tre passaporti dal momento che è nato da Vendola, il suo compagno canadese e da una madre surrogata, una donna canadese con passaporto americano. La legge californiana, riguardo la maternità in affitto, permette di poter registrare tutti e due come genitori, mentre per la prassi italiana, è necessario indicare sul certificato di nascita solo ed esclusivamente il padre genetico come genitore unico, così da poter essere trascritto in Italia.

Nichi Vendola è padre ma non per l'Italia

Vendola ci tiene a precisare che il suo bambino è frutto di una bellissima storia d’amore con il suo compagno, di una scelta responsabile e di un percorso che sono lontani anni luce dall’espressione di “utero in affitto“, e che la donna che ha portato in grembo il bambino, farà sempre parte della famiglia. Il desiderio di paternità non è nuovo per il politico, infatti in diverse occasione lo aveva già manifestato, esprimendo più volte il consenso alla genitorialita’ omosessuale.

Stando ad alcune indiscrezioni, la coppia che ora si trova ancora in Canada, ritornerà alla fine del mese di marzo, per la gioia della famiglia e delle persone care alla coppia che hanno dimostrato affetto e appoggio nella loro scelta.

 

 

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