10 alpinisti austriaci sono partiti questa mattina all’alba per raggiungere la vetta del
Monte Nevoso che con i suoi 3.358 metri è la seconda cima più alta nel gruppo delle
Vedrette di Ries, lungo la linea di confine tra
Italia e
Austria. Alle 11.15 quando la cordata stava per raggiungere la vetta
un enorme valanga si è staccata dal monte travolgendo l’intero gruppo. I soccorsi allertati subito dopo l’incidente hanno raggiunto la zona della tragedia, ma a causa dell’alta quota, gli elicotteri di salvataggio devono essere molto leggeri e per questo con poco carburante a bordo. Quattro corpi senza vita sono stati recuperati e altri due sono stati individuati sotto la neve,
in questi momento si stanno cercando gli altri dispersi, alcune persone sono riuscite a uscire fuori dalla slavina mentre altre rimangono ancora intrappolate sotto i detriti e la neve.
Sul posto tre elicotteri dell’Aiut Alpin Dolomites, della Guardia di Finanza e del 118 stanno cercando di individuare i superstiti. Oggi nella zona non c’era un grosso rischio di valanghe, il pericolo era classificato di grado 2, considerato moderato rispetto a una scala che va da 1 a 5. Lo scorso 13 febbraio a Madesimo in provincia di Sondrio uno sciatore è stato travolto da una valanga e purtroppo non è riuscito a sopravvivere. Lo stesso è capitato una settimana prima sulle Prealpi del Trux a cinque scialpinisti tutte di nazionalità ceca. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, impegnato a Parigi per il vertice dei leader progressisti, è in continuo contatto con la protezione civile per seguire la sciagura della valanga in Valle Aurina.
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