Inchiesta Petrolio: Federica Guidi si dichiara parte lesa, ma lo scandalo non si placa

Ieri i Pm di Potenza hanno ascoltato l’ex ministra Federica Guidi in merito al suo coinvolgimento nell’inchiesta sulla Tempa Rossa, lo stabilimento petrolifero per il quale suo compagno Gianluca Gemelli è stato indagato per corruzione.

Dal punto di vista giuridico ho appreso definitivamente di essere persona offesa.” Questa è stata la prima dichiarazione di Federica Guidi, a termine del lungo incontro con i Pm di Potenza. Dopo le numerose domande che le sono state rivolte, l’ex ministra delle infrastrutture ha ringraziato i giudici per averle dato la possibilità, in tempi così brevi di chiarire la spiacevole vicenda.

Il ministro Guidi ha fatto un errore. Non c’è niente di illecito ma ha fatto un errore e ne va preso atto. In Italia adesso chi sbaglia va a casa” Queste il commento del Premier Renzi che continua a difendere l’operato del suo governo e la posizione della ministra Maria Elena Boschi, che ha firmato l’emendamento dello scandalo (LEGGI QUI LA VICENDA). Nell’inchiesta è stato tirato in ballo anche il ministro dei trasporti Graziano Delrio con le accuse di aver ricevuto dei ricatti e delle pressioni per soddisfare i bisogni di Gemelli. Il ministro ha subito smentito queste dichiarazioni: “Ho letto oggi da articoli di stampa che sono al centro degli interessi di un comitato d’affari che non conosco, da cui non ho mai ricevuto pressioni o condizionamenti e tantomeno ricatti ai quali evidentemente non mi sarei mai sottoposto. Sono interessato, piuttosto, a sapere se esiste o è esistita un’attività di dossieraggio nei miei confronti, volta a screditarmi, basata su presupposti totalmente infondati. Attività che considererei molto grave non solo nei mei riguardi, ma anche verso ogni cittadino italiano che possa esser oggetto di tali attenzioni. Per questo motivo presenterò un esposto alla Procura.

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