Dopo aver presentato il Piano Strategico 2017-2021, Matteo Del Fante, AD di Terna S.p.A., ha illustrato di fronte alla Commissione Industria del Senato i traguardi raggiunti dal Gruppo nell’ultimo triennio, nonché quelli che saranno i più importanti investimenti del prossimo futuro.
Tra il 2014 e il 2016, l’utile netto della Società presieduta da Catia Bastioli è cresciuto del 25% e i dividenti distribuiti hanno raggiunto gli 1,2 miliardi di euro, pari a 60 centesimi per azione.
Nel medesimo periodo, inoltre, il titolo dell’azienda gestrice della rete elettrica si è apprezzato in Borsa al 31,9%, a fronte di un divide yeld del 4,6%.
A rendere possibile tutto questo sono stati gli ambiziosi progetti ed il costante lavoro messo in atto da Terna, la quale, in meno di 3 anni, è riuscita a far entrare in esercizio progetti per circa 3 miliardi di euro, come la realizzazione dell’elettrodotto Sorgente – Rizziconi, il quale rappresenta, ad oggi, il più lungo cavo elettrico sottomarino a corrente alternata del mondo.
In termini di acquisizioni, invece, da ricordare è quella che nel dicembre del 2015 portò la società di Del Fante ad acquisire la rete elettrica in alta ed altissima tensione delle Ferrovie dello Stato. Un’operazione, questa, che contribuì a far salire il complesso degli asset gestiti da Terna al 15%.
Guardando al futuro, di grande importanza saranno gli investimenti nel settore delle Tlc e della fibra ottica, come confermato anche dallo stesso Del Fante, il quale si è soffermato nello spiegare che: “Noi investiamo nelle Tlc quando, rinnovando la nostra rete di trasmissione o costruendo nuovi tratti, installiamo nella fune di guardia, che è il collegamento tra un sostegno e l’altro, della fibra ottica. A quel punto, quella fibra ottica può essere o ceduta spenta o si affitta lo spazio dove un altro soggetto affitta la propria fibra”.