Caso Maria Chindamo, le dichiarazioni shock del Procuratore: “Serve un po’ di fortuna”

Il capo della Procura di Vibo Valentia ha rilasciato importanti dichiarazioni sul caso di scomparsa di Maria Chindamo, l’imprenditrice agricola di Laureana di Borrello.

Continuano le ricerche per capire la verità sulla misteriosa sparizione di Maria Chindamo, l’imprenditrice calabrese di 44 anni scomparsa in provincia di Vibo Valentia il 6 maggio del 2016. Per gli inquirenti e per i familiari la donna sarebbe stata uccisa: da mesi infatti si cerca il corpo di Maria. Il Procuratore Bruno Giordano, il pm Concettina Iannazzo e i Carabinieri di Vibo Valentia, continuano a cercare la donna senza tralasciare alcuna pista. Il contesto familiare continua a fare da perno alle indagini, visto le misteriose coincidenze temporali: la scomparsa avvenuta di venerdì come il suicidio del marito, che non sopportò la separazione da Maria Chindamo, un anno prima della sparizione della donna. Fatti che sembrano non essere soltanto delle semplici coincidenze.

Nell’intervista realizzata da LaCNews24, il procuratore Bruno Giordano ha dichiarato: “Le indagini sulla scomparsa di Maria Chindamo continuano in maniere ossessiva, proprio come sono iniziate, per cercare di venire a capo di questo misterioso giallo”. “Stiamo cercando di percorrere quelle strade che fin dall’inizio erano apparse più marginali. Noi le abbiamo percorse tutte fino in fondo, ora vediamo i risultati”, dichiara il procuratore alludendo anche alle piste che si allontanano dal contesto familiare della donna. Giordano ha poi continuato: “L’ottimismo deve far parte dell’attività investigatoria e deve essere corredato da una buona dose di fortuna. Qui abbiamo un corpo che è scomparso che non è facile da rintracciare“.

Il procuratore ha concluso l’intervista dichiarando che sicuramente l’ottimismo, come atteggiamento psicologico, sia utile durante le indagini sulla scomparsa di Maria Chindamo, anche se lui continua a basarsi esclusivamente sulla serietà del lavoro. Lo stesso Giordano ha però ammesso, visto le ossessive ricerche che continuano da oltre un anno senza molti risultati, che: “Ci vuole anche un pizzico di buona sorte per venire a capo delle situazioni“. Parole che ci fanno capire come, nonostante le estenuanti indagini, si navighi ancora nell’incertezza e nel buio.

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