Terremoto a Ischia, scoppiano le polemiche: dalle case abusive alla fuga “a pagamento” dall’isola

È possibile che un terremoto di magnitudo 4.0, non troppo forte, come quello che ha ucciso due donne e causato oltre 30 feriti a Ischia, la sera di lunedì 21 agosto 2017, provochi vittime e faccia così tanti danni? Purtroppo accade in Italia, ma non dovrebbe essere così.

AGGIORNAMENTO ORE 20:19 – “Come mai tanti danni da un sisma di magnitudo 4.0? C’è un discorso di specificità dell’isola d’Ischia che è in area vulcanica. Quello che però ho potuto vedere oggi è che molte costruzioni sono realizzate con materiali scadenti che non corrispondono alla normativa vigente, per questo alcuni palazzi sono crollati o rimasti danneggiati”. Così Angelo Borrelli, capo della Protezione civile, in conferenza stampa a Casamicciola.

Lo dicono, polemicamente, alcuni dei maggiori esperti sismologi. Come riporta Paolo Gallori su Repubblica, fin dai primi momenti dopo il sisma Enzo Boschi, ex presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, aveva espresso via Twitter le proprie perplessità rispetto a una prima stima della magnitudo – ancor più bassa, 3.6, – poco credibile. “Pur senza accesso ai dati, penso sia una sottovalutazione“. Come dire: non è possibile che si abbiamo così tante gravi conseguenze da una scossa che non si può certo definire troppo violenta.

SCOSSA DI MAGNITUDO 4.0: MA A L’AQUILA FU 6.3, AD AMATRICE 6.0

L’attuale presidente dell’Ingv, Carlo Doglioni, ha quindi chiarito come il primo comunicato diffuso dall’istituto fosse stato stilato in base a informazioni “redatte in automatico dal sistema informatico, che spesso indica una profondità di 10 km”. Dalle analisi successive si è accertato che il sisma era avvenuto a soli 5 chilometri di profondità, per una magnitudo innalzata a livello 4. Può bastare una correzione di questo genere a considerare normali gli effetti del terremoto sull’isola? La risposta, secondo un altro tecnico, il presidente del Consiglio nazionale dei Geologi Francesco Peduto, è una sola: no. “È francamente allucinante che un terremoto di tale magnitudo possa provocare danni e vittime nel nostro Paese. Quello che lascia più interdetti è la mancanza di atti concreti per la prevenzione”.

ABUSIVISMO EDILIZIO SULL’ISOLA

E in tanti adesso collegano l’abusivismo edilizio, presente sull’isola, alla fragilità delle costruzioni. Ma i sei sindaci dell’isola non ci stanno e in una nota congiunta, “deplorano le notizie false relative a presunti danni e crolli in tutta l’isola e alle inesistenti connessioni tra l’evento sismico e i fenomeni legati all’abusivismo edilizio”. Perché, ribattono gli amministratori locali, i crolli “hanno interessato per lo più strutture antiche, tra le quali finanche una chiesa già distrutta dal terremoto del 1883 e poi riedificata”. Tuttavia, intervistato online da Repubblica, il geologo Aniello Di Iorio, guida ambientale a Ischia, sostiene che negli ultimi decenni nulla sia stato fatto sull’isola in termini di prevenzione e costruzione di edifici antisismici.

“ABBIAMO DOVUTO PAGARE PER POTER LASCIARE ISCHIA”

Corre intanto la rabbia dei turisti sui social. Le compagnie di navigazione, che fino all’alba hanno effettuato traversate straordinarie, hanno fatto pagare comunque il biglietto a chi in fretta e furia cercava di mettersi in salvo salpando per Napoli. “Vergogna ad Ischia. Stanotte la gente, a migliaia, nel panico più totale, è stata costretta a pagare prima il biglietto e poi ci si poteva imbarcare dopo ore ed ore di attesa alle biglietterie – scrive Gaetano Di Vaio su Facebook (sua la foto in alto del biglietto del traghetto) – Molte persone hanno fatto a botte per accaparrarsi un biglietto. Spero che ci siano avvocati pronti ad intervenire per fare causa alle compagnie di navigazione, al comune di Ischia, allo Stato italiano“. Il biglietto del viaggio da Ischia a Pozzuoli era di 18 euro e 20 centesimi.

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Photo credits: Twitter, Facebook

 

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