Morto Mimmo Candito, addio allo storico reporter di guerra

Mimmo Candito, storico reporter di guerra per ‘La Stampa’, è morto all’età di 77 anni. Era malato da alcuni anni. Il ricordo del quotidiano torinese: “È stato un grande reporter, uno di quelli all’antica che sono fioriti prima di Internet e dei comodi reportage in diretta dei network televisivi”.

“È morto Mimmo Càndito, e per molti lettori de La Stampa non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro”. Inizia così l’articolo del quotidiano ‘La Stampa’, a firma di Vittorio Sabadin, sulla morte dello storico reporter di guerra, scomparso nella giornata di oggi (sabato 3 marzo 2018) all’età di 77 anni. Nel 2016, Mimmo Candito aveva pubblicato il libro 55 vasche, sulla malattia che lo aveva colpito e che ora lo ha ucciso.

Il quotidiano ‘La Stampa’ lo ricorda così: “È stato un grande reporter, uno di quelli all’antica che sono fioriti prima di Internet e dei comodi reportage in diretta dei network televisivi”. E ancora: “(…) Ogni volta che in qualche parte del mondo scoppiava un conflitto, il primo nome che veniva in mente era il suo. Nei giornali, ai praticanti si dice che un inviato deve avere sempre una valigia pronta sotto il letto e Mimmo ce l’aveva davvero. Quando lo si chiamava per dirgli di partire, aveva già visto quali voli prendere, in quali aeroporti fare scalo, dove alloggiare a destinazione. I più giovani lo guardavano con invidia: era quello il mestiere che avrebbero voluto fare. (…)”.

Mimmo Candito è nato nel 1941 a Reggio Calabria. Ha iniziato a lavorare al ‘Lavoro di Genova’ ed è passato poi a ‘La Stampa’ nel 1970. Tra le sue missioni che lo hanno visto protagonista in qualità di repoter di guerra, si ricordano: Medio Oriente, Asia, Africa, tra le rivoluzioni del Sud America, in Afghanistan dopo l’invasione russa e poi quando lo invasero gli Usa, in Kosovo, alle Falkland per la guerra tra Gran Bretagna e Argentina. Lascia la moglie Marinella Venegoni, critico musicale per ‘La Stampa’.

Photo credits: Twitter

Impostazioni privacy