Rinnovabili e sistemi di accumulo: il Giglio diventa “smart” con le energie pulite

Con il progetto Terna-Ibm l’isola si candida a diventare un modello nel panorama nazionale: soluzioni hi-tech, mobilità elettrica e fonti green per un territorio sostenibile

Il progetto del Governo per le smart city è già in cantiere: negli ultimi mesi il Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con gli enti competenti e l’Associazione dei Comuni italiani, ha analizzato le best practice internazionali per creare un modello di riferimento della smart city. E poche settimane fa è giunto l’annuncio ufficiale: con la nascita della task force del Mise si cercherà di assicurare lo studio, l’analisi, il disegno, l’opportuna integrazione e il monitoraggio delle misure orientate a favorire la diffusione di reti elettriche intelligenti e connesse alle infrastrutture di banda larga e creare aree urbane a zero emissioni di anidride carbonica. Ma c’è un’isola, in Italia, che può già vantare il primato “smart”: è il Giglio, nell’arcipelago toscano. Grazie all’accordo siglato con Ibm e Terna Plus, società del Gruppo Terna che gestisce le attività non tradizionali, il Comune dell’Isola del Giglio ha avviato un progetto per l’ammodernamento della rete elettrica isolana con soluzioni Ict che integrano fonti rinnovabili, stoccaggio energetico e mobilità urbana, nel rispetto del territorio. E un innovativo “sistema ibrido” che consentirà di abbattere i costi della bolletta elettrica e di migliorare la qualità dell’ambiente. Questo il mix di soluzioni innovative che potranno fare del Giglio un vero e proprio modello di smart island nel panorama delle isole mediterranee e italiane. L’accordo, sottoscritto anche dall’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, l’Acquedotto del Fiora e la SIE, società concessionaria della produzione e distribuzione dell’energia elettrica nell’isola, riguarda anche l’annesso territorio di Giannutri. Terna Plus, oltre ad essere ideatore/promotore dell’iniziativa, si occuperà della realizzazione del progetto e della sua integrazione con la rete esistente, Ibm dei sistemi hardware e software di controllo del sistema.

Nello specifico l’intesa ha l’obiettivo di dotare il territorio dell’Isola del Giglio di un sistema elettrico più efficiente, smart, meno inquinante e sostenibile dal punto di vista ambientale. Sull’Isola del Giglio, infatti, come in altre isole non connesse alla rete elettrica nazionale e gestite da imprese elettriche minori, la produzione di energia elettrica è attualmente affidata a motori alimentati a gasolio – che disperdono nell’ambiente circa i tre quarti dell’energia sotto forma di calore refluo – molto impattanti dal punto di vista acustico e delle emissioni di fumi nocivi. Oltre a essere particolarmente dannosa per l’ambiente, l’elettricità così prodotta ha un costo mediamente sei volte superiore rispetto al prezzo continentale, che si traduce in un maggior onere in bolletta di oltre 60 milioni di euro l’anno su base nazionale. Da qui la proposta di Terna Plus e Ibm finalizzata a realizzare soluzioni altamente innovative che potranno fare dell’Isola del Giglio una vera e propria smart island.

Oggi, per soddisfare la domanda di energia dell’Isola del Giglio, pari a circa 10 milioni di kilowattora l’anno, vengono bruciate oltre 2.300 tonnellate di gasolio immettendo nell’atmosfera un quantitativo di sola anidride carbonica pari a 7.500 tonnellate, oltre ad altre sostanze nocive quali principalmente SO2 (diossido di zolfo), NO2 (diossido di azoto) e CO (monossido di carbonio). Con le soluzioni proposte da Terna Plus e Ibm, la gestione intelligente e integrata della rete consentirà di ottenere importanti benefici dal punto di vista ambientale con un “sistema ibrido” che grazie all’introduzione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo dell’energia, permetterà il dimezzamento del gasolio bruciato e l’abbattimento delle emissioni di CO2 fino a 4.000 tonnellate annue. A questi vanno sommati i vari benefici indiretti, come ad esempio quelli relativi alla riduzione delle emissioni legate al trasporto del combustibile dalla terraferma all’isola.

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